martedì 24 settembre 2024


01/08/2012 22:36:31 - Provincia di Taranto - Attualità

“E’ compito ora della Politica, fare un passo indietro, con coraggio e anche con umiltà, riconoscere che le azioni intraprese fino ad oggi hanno semplicemente continuato a donare a questa Terra malattia, morti e distruzione della nostre radici”

 
“Ci sono momenti nella Vita di ognuno in cui non è possibile non fare delle scelte, in cui non si può più rimandare decisioni da prendere. Questo è il momento storico che stiamo vivendo in questa Terra martoriata, usata e abusata. Un momento che vede la città spaccata tra la rivendicazione di 2 diritti sacrosanti e fondamentali: la Salute e il Lavoro. Quanto sta accadendo, strategicamente studiato, è il segno di una Politica che ha fallito in questi anni, una politica che ha voluto sempre rimandare il problema e non ha mai voluto affrontare con lucidità una situazione che da anni si sta denunciando e da anni ci sta uccidendo.
La strategia messa in atto in questi anni è stata vergognosa! Solo chi ha interesse a fare in modo che persista lo status-quo, nonostante questo crei malattia, morte e distruzione dell’economia locale, punta il dito su chi denuncia più che su chi ci uccide. Le perizie che ora attestano, nero su bianco, che l’Ilva “genera malattie e morte” non possono domani farci trovare nello stessa situazione di oggi.
La nostra storia sta cambiando, questo è un dato di fatto. Così come è un dato di fatto che quell’Industria altamente inquinante non può continuare a persistere sul nostro Territorio. La “favoletta” dell’ambientalizzazione e della “eco-compatibilità” è stata solo una favoletta crudele, raccontata persino ai bambini, che ha portato in questi anni la nostra Città a questo capolinea senza aver trovato alternative e senza aver lavorato per richiedere i danni a chi “con coscienza e volontà” (come si legge nell’ordinanza del Gip Patrizia Todisco) non ha mai salvaguardato la salute (degli operai e dei cittadini). E’ compito ora della Politica, fare un passo indietro, con coraggio e anche con umiltà, riconoscere che le azioni intraprese fino ad oggi hanno semplicemente continuato a donare a questa Terra malattia, morti e distruzione della nostre radici. E’ compito della Politica, fare ciò che fino ad oggi non ha fatto: trovare le alternative e trovare soluzioni atte a tutelare quegli operai prime vittime di un sistema malato. Ma tutelare non significa far persistere l’Ilva a Taranto, perchè Prima tutela è la Salute!
Noi “Donne per Taranto” ci poniamo nella posizione di chi attende con fiducia e speranza le risposte di una Magistratura che fino ad oggi ha compiuto un atto di Giustizia e di Verità per ognuno di noi. Massima fiducia e solidarietà al Gip Patrizia Todisco e a tutti i periti e i giudici di Taranto che, tralasciando pressioni che vengono da ogni parte, compiranno fino in fondo il loro dovere a tutela dell’Unico Bene supremo e improcrastinabile che è la VITA.
 
Donne per Taranto










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