martedì 26 novembre 2024
Le controdeduzioni della difesa dell’Ilva
Il Consiglio dei Ministri e il Cipe hanno varato un decreto.jpg)
legge per velocizzare la procedura di stanziamento di ben 336 milioni di euro per le bonifiche allo stabilimento siderurgico.
legge per velocizzare la procedura di stanziamento di ben 336 milioni di euro per le bonifiche allo stabilimento siderurgico.Lo scopo è quello da un lato di permettere a ottomila operari di continuare a lavorare, a Taranto e dintorni di continuare ad essere la realtà imprenditoriale all’avanguardia e competitiva con il resto del mondo che è sempre stata nel sud, ed ai cittadini di respirare aria pulita.
In realtà, questi fondi interesseranno in modo particolare il quartiere Tamburi, quello più esposto all’inquinamento dei forni dello stabilimento e poi dell’intero centro produttivo. La notizia giunge proprio in concomitanza di due eventi infuocati del fine settimana, e non solo per le temperature proibitive della canicola estiva. Prima la manifestazione in piazza dei sindacati di categoria, piuttosto accesa, interrotta dai manifestanti che, dal ponte di Pietra, hanno raggiunto la sede in cui si teneva la pubblica assemblea, tanto da costringere i leader dei sindacati ad interrompere le loro arringhe.
Altro fronte caldo quello del Tribunale del Riesame di Taranto interrogato su due questioni importanti: la prima riguarda i procedimenti a carico di otto indagati dei vertici Ilva, tra i quali il patron Riva e suo figlio Nicola, con la parola alla difesa che, con una controperizia hanno voluto dimostrare che il degenerare del tasso di inquinamento è da imputare al periodo in cui l’Ilva, allora Italsider, era una realtà imprenditoriale pubblica e non privata, con un notevole cambio di rotta da quel momento in poi.
Successivamente, entro il 9 agosto, il Riesame dovrà pronunciarsi relativamente all’accusa, sul destino degli indagati perseguiti del reato di inquinamento doloso e colposo e dunque per stabilire in via definitiva la chiusura o meno dello stabilimento. Insomma il destino dell’Ilva nelle mani del Riesame che anche oggi, è riunito per ascoltare le parti.
Mimmo Palummieri
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