C’è chi è a favore dei provvedimenti del Gip Todisco e invece chi è contro
Ancora emergenza Ilva in primo piano! Da Taranto a Bari, passando per la via Appia, S.S 7, e le stazioni all’interno della città, è un pullulare di proteste a favore o a sfavore delle due ordinanze emesse dal Gip Patrizia Todisco.
Prendendo i classici due piccioni con una fava, con le due ordinanze firmate a distanza di ventiquattr’ore l’una dall’altra, il magistrato ha sollevato Bruno Ferrante dall’incarico di custode giudiziario dello stabilimento ed ha decretato il blocco dell’attività produttiva, poichè, seppur a fronte della massima apertura istituzionale, non si sono ravvisati gli adeguamenti necessari per far fronte all’inquinamento cittadino, per conflitto di interesse. Ed è subito caos: l’altro ieri mattina per due ore, con replica odierna, circa 200 operai hanno bloccato la Statale 7 in segno di protesta, con un’appendice il 16 agosto, mentre l’intervallo di oggi è servito ai sindacati di categoria, Uil, Fiom, Cisl, per incontrare la delegazione degli operai nel corso di un’assemblea di due ore retribuite regolarmente, per metterli al corrente sul da farsi.
In realtà la spaccatura si ravvisa anche tra gli stessi sindacati ed operai. Da un lato Cgil e Uil sono per lo sciopero, la Fiom dice no ai blocchi stradali ed alle varie declinazione del malcontento del movimento operaio perchè spetta ai vertici Ilva affrontare a dovere la situazione, cosa che è stata prevista perchè, nelle prossime ore verranno depositati al Riesame i ricorsi dei legali Ilva contro i provvedimenti del gip Todisco.
Stessi provvedimenti annunciati anche da Monti che si appellerà alla Consulta dei giudici dopo aver acquisito tutte le informazioni necessarie attraverso la visita a Taranto dei ministri Passera, Severino e Clini, ignorando gli appelli di una parte della politica a non trasformare la questione Ilva in uno scontro ingiustificato tra magistrati e vertici istituzionali.
In realtà è opinione di più nei politici pensare che lo stop alla produzione sia allo stop in eterno della produzione nel siderurgico, sapendo che in Italia ciò che è momentaneo è destinato a restate in pianta stabile, seppur resti la convinzione, conti fatti alla mano, che lo spegnimento totale dell’area a caldo dello stabilimento comporterebbe circa otto mesi di tempo, durante i quali tutto può accadere in un senso o nell’altro
Altra spaccatura tra gli stesi operai. Un gruppo di manifestanti aderenti al comitato “Liberi e pensanti” sorto intorno al guru Cataldo Ranieri ha incrociato le braccai ieri, a piazza della Vittoria a Taranto, ma per dire sì al provvedimento del Gip per garantire alle future generazioni un clima più vivibile e per chiedere un risanamento urgente e una bonifica in tempi rapidi del complesso industriale.
Stesso concetto ribadito dal Governatore Vendola, che ieri ha incontrato una folta delegazione in Regione di operai, sindacati e lo stesso Ferrante, sindaci ed altre figure di spicco del mondo politico, auspicando e supportando solo azioni di risanamento a favore dell'ambiente e della salute del cittadino.
Ed intanto la questione Ilva continua....
Mimmo Palummieri