Le infezioni state contratte sia da bambini che da adulti che villeggiano in questa località e interessano, in particolare, gli arti (braccia e gambe, come si nota dalla foto), ma anche il viso e, in alcuni casi, anche le parti intime
Diversi casi di infezioni cutanee vengono segnalate nella frazione di Torre Ovo della marina di Torricella. Sono state contratte sia da bambini che da adulti che villeggiano in questa località e interessano, in particolare, interessano gli arti (braccia e gambe, come si nota dalla foto), ma anche il viso e, in alcuni casi, anche le parti intime. A causa di queste forme di impetigine, alcuni villeggianti hanno preferito ricorrere alle cure sanitarie del Pronto Soccorso dell’ospedale di Manduria.
A segnalare questi episodi, attraverso un esposto inviato al sindaco di Torricella, all’assessore all’Ambiente sempre del Comune di Torricella e al Servizio Igiene e Sanità Pubblica dell’Unità Operativa di Manduria, è l’ambientalista savese Mimmo Carrieri.
«Ancora una volta, voglio far presente alle autorità che i cani randagi, spesso da me fotografati, scendono quotidianamente in spiaggia per poi calarsi in mare dove, “dopo il rinfresco”, usciti dall’acqua “amano rotolarsi sulla sabbia” dove vengono stesi gli asciugamani dei bagnanti» fa notare Carrieri nell’esposto. «Ritorno ancora una volta a ripetere che il mare di giorno e la spiaggia con la scogliera di sera si sostituiscono alla mancanza dei servizi igienici (compreso i bagni chimici, che nel corso della stagione non sono stati mai installati, come ho fatto notare in un mio precedente esposto). Ma ciò che maggiormente aggrava la situazione igienico sanitaria è il fatto che l’Amministrazione, a partire dal mese di luglio e sino ad oggi, ha pensato di spianare (pochissime volte) la sabbia, ma mai ad usare i disinfestanti appropriati a prevenire eventuali danni alla salute pubblica. A mio modesto parere, la cattiva igiene e le punture di insetti possono essere stati la causa scatenante dell’infezione che molti hanno dovuto subire».
Nella parte finale dell’esposto, Carrieri chiede al sindaco (in quanto anche autorità sanitaria) e all’ASL, per quanto di competenza, di voler adottare tutti i provvedimenti necessari a garantire l’igiene della spiaggia.