martedì 26 novembre 2024


30/08/2012 07:54:12 - Provincia di Taranto - Attualità

Rimarcata, però, l’esiguità delle risorse stanziate

 
Cgil, Cisl, Uil, con le rispettive Federazioni dei lavoratori metalmeccanici Fiom Cgil, Fim Cisl, Uilm Uil, hanno approfondito i contenuti del D. L. 7 agosto 2012, n.129 recante “Disposizioni urgenti per il risanamento ambientale e la riqualificazione del territorio della città di Taranto” in vista della conversione in Legge dello stesso Decreto il cui iter parlamentare, il prossimo 4 settembre, verrà avviato in sede referente nelle Commissioni VIII (Ambiente) e X (Attività produttive).
All’incontro ha anche partecipato l’on. Ludovico Vico , relatore del provvedimento.
Il giudizio sostanzialmente positivo sui contenuti del Decreto non ha escluso, per valutazione comune, l’opportunità di formalizzare integrazioni utili a conferirne efficacia migliore.
Tra queste:
1.       L’esiguità delle provviste finanziarie riconosciute tali, peraltro, anche in pubbliche dichiarazioni, da parte autorevoli Ministri, per cui si chiede al Governo di moltiplicare l’impegno di spesa tenendo conto dell’intero arco temporale necessario per completare gli interventi di risanamento oggetti del Decreto. 
2.       La rivisitazione della figura del “commissario”.
3.       Formalizzazione di un Accordo di Programma che veda coinvolti: i Ministeri dell’Ambiente, dello Sviluppo, dell’Economia, della Salute, delle Infrastrutture della Difesa (considerato il valore strategico dell’utilizzo delle aree demaniali). Coinvolga inoltre: gli Enti Locali e strumentali del territorio, a partire da Regione Puglia, Provincia, Comune capoluogo, Asi, Autorità Portuale. E coinvolga, infine, anche allo scopo di incrementare l’impegno in risorse economiche pubblico-private, tutte le grandi imprese presenti nel territorio ionico, a partire da Ilva, Eni, Cementir, Arsenale MM.. Tutto ciò per concretare i progetti di riqualificazione e di riconversione dell’area industriale di Taranto individuata come situazione di crisi “industriale complessa”.
4.       L’opportunità di misure specifiche da parte del Ministero della Salute per la realizzazione di presidi sanitari e socio-sanitari che attivino, attrezzando strutture e implementando personale numericamente adeguato, una più puntuale sorveglianza sanitaria tanto per i lavoratori impegnati nei cicli produttivi quanto per i cittadini.
Cgil, Cisl, Uil hanno formalizzato, dunque, una richiesta di incontro con la Regione Puglia, la Provincia ed il Comune per una valutazione congiunta tesa a migliorare la stesura definitiva del Decreto, considerando che i processi di compatibilità ambientale devono essere sostenuti da un quadro normativo adeguato e, possibilmente, in grado di tracciare anche percorsi di sviluppo e di nuova occupazione.
Il superamento delle emergenze ambientali ed occupazionali a Taranto necessita di un’immediata fase di programmazione, capace di intercettare e recepire le legittime aspettative di tutto il territorio ionico.
 
CGIL   CISL   UIL
FIOM   FIM   UILM










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