martedì 24 settembre 2024


07/09/2012 10:05:40 - Provincia di Taranto - Attualità

Il rischio che Martina venga assorbita dalla provincia di Bari

 
La classe politica di centrosinistra che da anni amministra il nostro territorio a tutti i livelli (Comune, Provincia e Regione), non si è fatta trovare pronta a gestire il momento storico che vive la nostra comunità.
In particolare, si è dimostrata divisa in mille fazioni e chiusa nei propri Palazzi, senza mai riuscire ad elaborare una visione di insieme e prospettica delle cose.
È accaduto nella questione ILVA che, come uno tsunami, all’improvviso ha investito la comunità jonica: invece di intervenire da protagonisti su scelte che incideranno sul futuro del nostro Territorio, i nostri amministratori hanno delegato a terzi e, con un atteggiamento da Ponzio Pilato, sono persino arrivati ad appoggiare la decisione di insediare a Bari, e non a Taranto, la Cabina di regia per l’ambientalizzazione dell’ILVA.
Auspico che questo atteggiamento cambi nei prossimi giorni a Bari, in occasione della ridefinizione e riaggregazione delle province pugliesi delle quali il Governo ha disposto lo scioglimento. Infatti entro il 30 settembre la Regione Puglia, che colpevolmente non ha mai costituito la CAL (Conferenza permanente regionale delle Autonomie Locali) deputata a gestire la questione, dovrà indicare a Roma la soluzione migliore.
Questo passaggio epocale per il futuro della comunità jonica, dunque, sarà gestito in una Regione Puglia dove le lobby baresi hanno sempre penalizzato Taranto e il suo Territorio.
Megaospedale incompiuto, aeroporto limitato, abolizione di collegamenti ferroviari e chiusura di reparti e interi ospedali: di fronte a questi scempi la classe politica locale di centrosinistra ha sempre assistito impotente.
Ora si deve cambiare registro! I politici tarantini devono andare a Bari avendo già elaborato una strategia comune, evitando di avere decisioni non condivise da tutti, come ha sempre fatto Gianni Florido in Provincia, una “politica” che l’ha spesso portato a non avere una maggioranza su cui contare.
Nei prossimi giorni a Bari la classe politica tarantina dovrà innanzitutto ribadire che, come logica vuole, Taranto sia il capoluogo della nuova Provincia, evitando che nell’occasione province limitrofe annettano comuni depauperandone così le capacità economiche.
In tal senso pavento, come il consigliere regionale Arnaldo Sala ha già sottolineato, che Martina Franca ci venga “scippata” da Bari nell’ambito di un progetto teso a riunire in una stessa provincia i quattro comuni della Valle d’Itria.
Dopo che il Sindaco di Martina Franca, Franco Ancona, si era già espresso positivamente al riguardo, ieri i Sindaci delle quattro comunità hanno tutti auspicato che ciò avvenga.
Visti i tempi ridotti, il 30 settembre è alle porte, penso che il Sindaco di Martina Franca debba convocare quanto prima un Consiglio comunale monotematico sulla questione, in modo che i rappresentanti della volontà popolare possano esprimersi al riguardo.
Sono certo che in tale occasione i rappresentanti del PdL martinese, nello spirito della sua unità di intenti ritrovata recentemente, in Consiglio comunale sapranno opporsi all’ipotesi di scissione e chiederanno che Martina Franca vada a confluire naturalmente nella nuova provincia che avrà Taranto come capoluogo. Questa, infatti, è la linea ufficiale del PdL tarantino e pugliese approvata nei giorni scorsi a Bari nel corso di una riunione alla quale hanno partecipato, con l’Onorevole Raffaele Fitto e i vertici regionali, anche i componenti della segreteria provinciale del PdL di Taranto e il vicecapogruppo PdL alla Provincia di Taranto.
Dimostreremmo così che è già iniziato il nuovo corso del PdL di terra jonica, fortemente voluto e auspicato da tutti, un partito coeso che sa interpretare i desideri dei cittadini riavvicinandoli così alla buona Politica.
 
Luigi Laterza
Consigliere provinciale PdL










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