Ci sarà anche Veronica
Tutte le ragazze ferite nell’attentato di Brindisi avvenuto il 19 maggio scorso, stando a quanto hanno fatto sapere, ritorneranno a scuola mercoledì mattina, quando anche nell’istituto scolastico Morvillo Falcone suonerà la prima campanella dell’anno scolastico 2012-2013.
Per l’attentato avvenuto davanti all’istituto professionale Morvillo Falcone, nel quale morì la sedicenne Melissa Bassi, si trova in carcere l’imprenditore Giovanni Vantaggiato, di 68 anni, reo confesso. Tra le ragazze che torneranno a scuola, ci sarà anche Veronica Capodieci, la studentessa che aveva riportato le ferite più gravi.
Le condizioni di salute di Veronica sono decisamente migliorate dopo aver trascorso alcune settimane in coma e un lungo periodo a Pisa, per ricevere cure specialistiche: tornerà in classe con la sorella Vanessa, anche lei coinvolta nella tragedia. Ci sarà anche Selena, che durante uno degli ultimi giorni di scuola, a giugno, aveva detto pubblicamente che non avrebbe voluto ricominciare a studiare. E poi Azzurra, che ha sostenuto gli esami di qualifica quando ancora era ricoverata nel reparto Grandi ustionati dell'ospedale “Perrino”, in prognosi riservata. E Sabrina, oltre che Aurora.
Mancherà soltanto Melissa Bassi: morì dilaniata nell'esplosione di tre bombole riempite con polvere esplosiva. Il padre, Massimo Bassi, ha espresso il desiderio di varcare con i compagni della figlia scomparsa i cancelli dell'istituto professionale il 12 settembre prossimo, il primo giorno di scuola. A quanto si è saputo, non è prevista alcuna cerimonia istituzionale, ma solo qualche minuto di raccoglimento nel ricordo della sedicenne scomparsa. Alle ragazze ferite che ancora, lentamente, si stanno riprendendo dall'incubo, sarà concesso di restare in classe, accompagnate dai genitori, ma solo per il primo giorno.
«Quello che di più importante si può fare per loro – ha spiegato Rosanna Maci, la nuova dirigente della scuola Morvillo Falcone, che ha preso servizio il primo settembre – è cercare per quanto possibile di ristabilire la normalità. Torneranno sui libri, riprenderanno a studiare. Noi non dimentichiamo, ricorderemo per sempre. Ma vogliamo ripartire».