L’intervista al vice sindaco Alessandro Scarciglia
La riunione dei capigruppo consiliari precederà, stamani, la seduta monotematica del Consiglio Comunale sul passaggio di Avetrana dalla provincia di Taranto a quella di Lecce, prevista per domani (giovedì), alle 15,30.
Sono i due atti decisivi che formalizzeranno la volontà della classe politica di questa cittadina. Uno “strappo” che sembra oramai certo e che potrebbe essere votato all’unanimità, seppur con qualche distinguo, nella seduta di domani pomeriggio.
«L’auspicio è proprio questo» afferma il vice sindaco di Avetrana, Alessandro Scarciglia. «Sono fiducioso sulla possibilità che l’atto sia votato insieme da maggioranza e minoranza. Una intesa potrebbe essere raggiunta proprio nel corso della riunione dei capigruppo di stamani».
Minoranza che ha già espresso, ufficiosamente, la disponibilità a votare quest’anno, anche se con sfumature differenti: per l’opposizione sarebbe stato più opportuna l’unione delle tre province, che una volta costituivano la Terra d’Otranto.
«Stiamo anticipando di qualche giorno la riunione del Consiglio Comunale (il termine ultimo è stabilito per il 2 ottobre), perché poi, da questo fine settimana, alcuni rappresentanti della maggioranza non avrebbero potuto partecipare alla seduta per varie motivazioni» continua il vice sindaco. «Nel Consiglio Comunale l’Amministrazione assumerà anche l’impegno di promuovere, in tempi brevi, alcune manifestazioni aperte a tutti i cittadini al fine di spiegare le ragioni di questa scelta e di ascoltare, nel contempo, anche il loro parere».
Una di queste iniziative è stata invece già proposta, ieri pomeriggio, dal Pd: all’interno della sezione comunale ha ospitato un dibattito aperto non solo agli iscritti.
«Le ragioni della nostra scelta sono già note» prosegue Alessandro Scarciglia. «Non sono solo di carattere emotivo, come qualcuno ha sostenuto. Noi avetranesi ci siamo sempre sentiti più salentini che tarantini. Inoltre, siamo “lontani”, non solo geograficamente, dal tipo di sviluppo (macro industrie) scelto da Taranto e Brindisi. Noi optiamo per il turismo e, quindi, per un tipo di sviluppo eco-compatibile. Non è un caso se negli ultimi anni nel territorio di Avetrana sono stati creati per 130 posti letto in strutture ricettive. Senza dimenticare la marginalità politica di questo territorio nelle decisioni degli enti competenti. Significativa una frase del presidente provinciale Florido, il quale, invitato per una manifestazione ad Avetrana, rimarcò come avesse impiegato un’ora e quindici minuti per arrivare dal capoluogo. Dimostrando come non ci sia mai stato un vero progetto, insomma, finalizzato a sviluppare il nostro territorio, nel rispetto dell’ambiente e delle vocazioni turistiche. Qualcuno sostiene che potremmo essere gli ultimi anche nella provincia di Lecce? E’ tutto da verificare. Innanzitutto entreremo a far parte della nuova provincia insieme a San Pancrazio Salentino e Sandonaci e presto intensificheremo gli incontri con i rappresentanti istituzionali della nuova provincia».