Sciopero spacca sindacati e lavoratori
Prosegue all’Ilva di Taranto la protesta di gruppi di operai issati sulla torre di smistamento dell’altoforno 5 e sulla passerella del camino E312 dell’area Agglomerato. Gli operai (quelli dell’Afo5 alternandosi) hanno trascorso la notte a 60 metri di altezza; i lavoratori issati sul camino E312, che si sono incatenati, stanno attuando anche lo sciopero della fame e della sete. Il clima in fabbrica è sempre più teso dopo che il gip del tribunale di Taranto Patrizia Todisco ha bocciato ieri la richiesta dell’azienda di continuare a produrre e il relativo piano di investimenti immediati per risanare gli impianti sequestrati. Alle 9 inizierà lo sciopero di 24 ore sui tre turni di lavoro proclamato da Fim e Uilm a difesa dell’occupazione e della salute dei lavoratori; non aderisce la Fiom. L’astensione dal lavoro proseguirà sino alle 7 di sabato. Previsti anche presidi e blocchi stradali sulle statali 7 Appia e ionica 106. Il procuratore di Taranto, facendo il punto sull'inchiesta per disastro ambientale a carico dell’Ilva.«Non so l’Ilva che tipo di ricorsi deciderà di presentare. Se non ci saranno modifiche ai provvedimenti esistenti le procedure andranno avanti e saranno inevitabili». Intanto due operai sono saliti sul gasometro della Centrale elettrica dello stabilimento Ilva e stanno manifestando sulla passerella esterna, a quaranta metri di altezza srotolando uno striscione sul quale è scritto: 'Il lavoro non si tocca".