martedì 24 settembre 2024


04/10/2012 07:17:15 - Provincia di Taranto - Attualità

Asl Taranto: primi 6 mesi 2012 +50% dei ricoveri per tumore 

 
Si tratta di dati preliminari e che dunque necessitano di ulteriori verifiche, ma di certo confermano che la situazione sanitaria a Taranto, per la presenza dell’Ilva, è molto preoccupante: nel primo semestre del 2012 si è infatti registrato un aumento dei ricoveri per tumori in tutte le Usl tarantine pari ad un più 50% rispetto al primo semestre 2011. Ancora: sempre nel 2012, la spesa per farmaci anticancro è aumentata di circa 1 milione di euro rispetto allo scorso anno. I dati, inediti, sono il risultato preliminare di una elaborazione di Rossella Moscogiuri, responsabile del Controllo Spesa Farmaceutica della Asl tarantina.
 
Nei primi sei mesi di quest’anno, rileva Moscogiuri, “si è registrato un aumento dei ricoveri per tumore a Taranto pari a un +50%. E sempre nel 2012, si è registrato anche, in riferimento alle malattie oncologiche, un aumento del 60% di day hospital”. La responsabile sanitaria ha quindi spiegato che a Taranto si registra anche un’alta percentuale di patologie respiratorie. A questo proposito, ha detto, la Asl ha avviato uno studio comparativo con altre Asl del Veneto, della Toscana e dell’Abruzzo: dai primi dati emersi – ha sottolineato – è risultato che a Taranto il 3,3% della popolazione soffre di Bpco, grave patologia repiratoria, contro l’1,8% di Verona e il 2,3% di Teramo”.
 
Riferendosi quindi alla spesa farmaceutica, Moscogiuri ha affermato che “complessivamente, sempre nel primo semestre 2012, a Taranto si è avuto un aumento di spesa di circa 1,5 milioni di euro per i farmaci innovativi per la cura di varie patologie; tra questi – ha precisato – i farmaci antitumorali incidono per circa il 60%”. Ovvero, calcoli alla mano, l'aumento di spesa relativa ai farmaci antitumorali nel 2012 è stato pari a circa 900 mila euro. “In aree come l’Ilva di Taranto – ha commentato la responsabile Asl – non si può pensare che il consumo di farmaci non sia influenzato dai fattori ambientali”.
 
Convinti che l’aumento di tumori nella città pugliese sia legato a fattori di inquinamento si dicono anche i rappresentanti dei medici di famiglia di Taranto, presenti al congresso nazionale della Federazione Italiana dei medici di medicina generale (FIMMG) in corso a Villasimius: “i ministri possono dire quello che vogliono, ma la scienza parla chiaro. L'aumento di tumori a Taranto è legato all’inquinamento”, hanno affermato il segretario della Fimmg Puglia e presidente dell’Ordine dei Medici di Bari, Filippo Anelli, ed il vicesegretario della Fimmg di Taranto Giulio Avarello.
 
INCIDENTE IN REPARTO: OPERAIO FERITO - Un operaio dell’Ilva, Giuseppe Raho, di 34 anni, ha subito ustioni di primo grado in seguito allo scoppio delle scorie incandescenti di un contenitore denominato 'paiolà, all’interno del reparto Grf (Gestione recupero ferro), uno di quelli sottoposti a sequestro dalla magistratura.
 
L'uomo, investito dalle scorie mentre era a bordo di una escavatrice, è stato soccorso e medicato nell’infermeria dello stabilimento. Le sue condizioni non sarebbero gravi. Nel reparto Grf, secondo fonti sindacali, era in corso un’operazione di svuotamento del grosso contenitore (la paiola) che contiene scorie prodotte dall’Acciaieria 2 nei processi di formazione delle bramme. Le scorie sono scoppiate a contatto con il terreno umido, schizzando in varie direzioni. Il lavoratore avrebbe subito ustioni superficiali.
 
Ha riportato “piccole ustioni puntiformi” di primo grado in varie parti del corpo ed è stato giudicato guaribile in otto giorni Giuseppe Raho, di 34 anni, l'operaio dell’Ilva investito da scorie incandescenti mentre lavorava nel reparto Grf dello stabilimento siderurgico di Taranto. Lo si apprende da fonti aziendali










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