martedì 26 novembre 2024


17/10/2012 07:32:50 - Provincia di Taranto - Attualità

Un cadavere dentro la biglietteria ma a Portogruaro si va avanti: la squadra di casa vince sei a zero

 
Poco prima che andasse in scena la sfida di seconda categoria tra la squadra di casa ed il Libertas Ceggia i dirigenti del club ospitante avevano fatto una drammatica scoperta: il cadavere di un suicida all’interno della biglietteria dello stadio, un romeno di 60 anni che si era impiccato con una corda legata ad una trave. Qualche attimo di concitazione, l’allarme alle forze dell’ordine, ma nel giro di un’ora era già tutto `risolto´. Arrivati carabinieri e medico legale ed espletate le formalità giudiziarie, il corpo è stato rimosso, la biglietteria dello stadio restituita alla società, e sul campo è stato fischiato il calcio d’inizio.
La partita è finita 6-0 per il Lugugnana, che domina la classifica del girone O dei dilettanti. Ma è difficile pensare che in quello stadio qualcuno abbia vinto. Lo ha ammesso più tardi lo stesso vice presidente del club, Mauro Guglielmini, meditando sul fatto che «forse sarebbe stato meglio non giocare. Abbiamo vinto 6 a 0 e siamo in testa alla classifica - ha continuato - ma non è stata una grande vittoria morale». Il fatto ha suscitato forte indignazione. «È la dimostrazione che la vita di una persona non vale niente» ha osservato il parroco di Lugugnana, don Roberto Battel, che ha deciso di dedicare a questa tragedia subito rimossa la riflessione settimanale in chiesa. È sconcertato anche il sindaco di Portogruaro, Antonio Bertoncello, che sta meditando di togliere la concessione del campo comunale alla società del Lugugnana. «È un fatto gravissimo - afferma - ed il Comune non ne è stato minimamente informato. Il campo è pubblico, è dato in concessione al club». 
Bertoncello spiega che il Comune ha convocato per domani il presidente della società calcistica, al quale chiederà di spiegare dettagliatamente come sia potuta accadere una cosa simile. «La partita - prosegue il sindaco - andava sospesa subito, anche se la squadra di casa avesse dovuto perdere a tavolino».
Il sessantenne romeno era un uomo che viveva solo, nell’emarginazione, forse con problemi di alcol. Ma era conosciuto un po’ da tutti nella frazione. Spesso era all’esterno della rete del campo da calcio a guardare i ragazzi che giocavano. Non è escluso che il locale biglietteria dove si è tolto la vita fosse anche il posto dove dormiva.










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