Dentamaro: «La legge in materia è un gran pasticcio. Avetrana può stare tranquilla. Manduria? Serve necessariamente una delibera con i poteri del Consiglio da parte del commissario straordinario»
«La Regione Puglia ha pochi margini di intervento nel riordino delle province. La legge contiene paletti temporali e procedurali, oltre che di merito, molto rigidi, che impediscono, di fatto, alla Regione di pianificare delle scelte. Sarei tentata di dire che la legge emanata in materia è un grande pasticcio perché non concede la necessaria libertà politica di riorganizzare il territorio. L’intero Consiglio Regionale ha manifestato nella seduta odierna (di ieri, ndr) una grande e condivisa sofferenza per la rigidità del vincoli».
L’assessore regionale al Riassetto del Territorio, Marida Dentamaro, ha anticipato ieri ad Avetrana quelli che potrebbero essere gli orientamenti del Consiglio Regionale, che si riunirà in seduta straordinaria lunedì prossimo (entro mercoledì, infatti, la delibera regionale deve necessariamente arrivare a Roma).
«Credo che la deliberà raccoglierà le indicazioni che saranno giunte dai vari Comuni» ha affermato l’assessore Dentamaro. «Anche perché io non avrei alcun motivo ostativo valido per inficiare una decisione assunta da un Consiglio Comunale. Il varo della provincia del Grande Salento? E’ una possibilità che indubbiamente esiste, ma credo che difficilmente possa andare in porto. Innanzitutto in quanto, paradossalmente, una scelta che intende politicamente valorizzare Lecce, finirebbe poi per penalizzare questa città: il capoluogo sarebbe Taranto. Ho poi ricevuto un documento di tutti i consiglieri regionali della provincia di Taranto che hanno manifestato la contrarietà all’ipotesi di fusione delle tre province».
Regione Puglia, quindi, con le mani legate.
«Sarà il Governo a pronunciare l’ultima parola sul riordino territoriale. Sono anche convinta che blinderà il provvedimento ponendo, in aula, la fiducia. Una mia previsione? Dovrebbe accogliere le richieste dei Comuni di passaggio da una provincia all’altra».
Nella conferenza si è anche parlato di Manduria.
«Manduria deve fare in fretta. I tempi stringono: noi lunedì andiamo in Consiglio. E’ indispensabile, però, una delibera approvata dal commissario straordinario con i poteri del Consiglio Comunale».
Questa sera il comitato civico di Manduria presenterà alla stampa il risultato della petizione popolare. E’ stato invitato anche il commissario straordinario Aldo Lombardo, che avrebbe espresso delle perplessità sulla sua facoltà di deliberare atti non di ordinaria amministrazione.
«Innanzitutto desideriamo conoscere direttamente da lui la posizione tenuta in sede di riunione provinciale» è riportato in una nota del comitato civico. «Siamo altamente fiduciosi che egli vorrà mantenere fede all’impegno preso, assicurando la sua presenza alla conferenza stampa, dando prova pubblica che, trovandosi a Manduria per svolgere in tutto e per tutto le funzioni del Consiglio Comunale, non lascerà inascoltate le migliaia di voci che si sono levate e che ora aspettano un segnale forte di ritrovata democrazia popolare».