Sarah, rigettate le richieste della difesa di invalidare l’incidente probatorio
Memoria in stand by per Michele Misseri ieri all’ennesima udienza, la numero 24, per l’omicidio della nipote Sarah Scazzi morta nell’estate del 2010, nel corso della quale si è avvalso della facoltà di non rispondere del reato di soppressione di cadavere che lo vede imputato.
Il contadino ha disatteso le aspettative dei numerosi detrattori che, evidentemente, si aspettavano nuove rilvelazioni choc davanti alla Corte di Assise di Taranto, la quale, al contrario, è stata chiamata a pronunciarsi, dopo una camera di consiglio di cinque ore, su una richiesta avanzata dalla difesa di Sabrina Misseri, Coppi & Marseglia.
La difesa ha presentato un’eccezione sull’incidente probatorio di unidici ore nel quale Michele indicava la figlia quale unica responsabile della morte della cugina ritenuto non attendibile. La Corte però dice no alla difesa della ragazza ritenendolo rilevante.
Se accettata la richiesta, la difesa avrebbe segnato un punto a favore di Sabrina di proporzioni bibliche. Invece, la Corte ha chiesto l’acquisizione di tutte le dichiarazioni audio-video del contadino, più di sette dei verbali degli interrogatori e di quanto penalmente rilevante per il processo.
Oggi, stesso copione, ma per le due imputate Sabrina Misseri e Cosima Serrano: parleranno o ......?
Mimmo Palummieri