venerdì 20 settembre 2024


07/11/2012 10:38:58 - Avetrana - Attualità

Il Comitato per la Difesa del Territorio annuncia una nuova mobilitazione e invita i partiti a prendere una posizione chiara

 
Avetrana non demorde. Attraverso un comizio pubblico che si è tenuto sabato scorso, il Comitato per la Difesa del Territorio e del Mare di Avetrana ha rilanciato la mobilitazione in atto ormai da quasi due anni per scongiurare lo scarico a mare dei reflui del depuratore consortile di Manduria e Sava nel tratto di mare antistante la località Specchiarica. Inoltre, gli ambientalisti avetranesi chiedono anche la localizzazione di un nuovo sito in cui ubicare l’impianto.
Le notizie arrivate nelle ultime settimane hanno ridotto al lumicino le speranze degli attivisti del comitato avetranese di trovare controparti sensibili in questa vertenza, finalizzata a tutelare il tratto di costa di mar Jonio che bagna l’ultimo segmento di provincia di Taranto ai confini col Salento dal rischio di inquinamento. Ciò che evitare che possa depauperarsi una delle ultimissime risorse dell’economia del versante orientale della provincia: il turismo.
Durante il pubblico comizio in piazza, promosso per informare la cittadinanza sulle ultime notizie della vertenza e sulle proposte di lotta per il futuro, è intervenuto uno dei leader del comitato, l’ex vice sindaco di Avetrana, Pino Scarciglia.
 sull’attuale questione
«Nonostante i tre anni di lotta civile in cui è stata espressa in tanti modi e ribadita la nostra contrarietà all’ubicazione dell’impianto e al recapito finale dei reflui, la Regione Puglia e l’assessore Amati non hanno fatto un passo indietro rispetto ai contenuti dello scellerato progetto» ha affermato Pino Scarciglia, a nome del Comitato per la Difesa del Territorio e del Mare di Avetrana. «Anzi, lo stesso Amati, ha confermato, durante la seduta monotematica del Consiglio Comunale di Sava, che nei primi mesi del prossimo anno (il 2013), avrà luogo l’aggiudicazione della gara d’appalto e, quindi la consegna dei lavori, che dovrebbero iniziare nei primi mesi del 2014».
Prospettiva indigesta per chi ha a cuore le sorti del litorale in questione.
«Di fronte a questa prospettiva, il comitato invita i cittadini ad essere pronti a partecipare ad una nuova manifestazione civile di protesta» ha annunciato Pino Scarciglia. «Invitiamo, inoltre, tutte le forze politiche (in particolare quelle di sinistra), a tutti i livelli, di non attendere ancora, di uscire allo scoperto, di rompere il silenzio, di prendere seriamente in mano la questione del depuratore, comunicando ai cittadini quale saranno le iniziative politiche che si intendono attuare in futuro.
Finora non è stato fatto quasi niente. Lo dicono i fatti. I cittadini vogliono sapere cosa la politica, in questo momento, sta facendo per evitare lo scarico in mare».










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