martedì 26 novembre 2024


24/11/2012 10:25:36 - Provincia di Taranto - Attualità

L’intervento del deputato salentino

 
«Il ministro Clini ha proposto e ottenuto dal Consiglio dei Ministri il varo – avvenuto il 7 agosto 2012 – di un decreto legge sul risanamento delle aree circostanti l’Ilva, a Taranto, impegnando risorse finanziarie per circa 300 milioni di euro, il cui utilizzo avverrà con un Commissario straordinario nominato ad hoc.
Quando il Parlamento ha convertito in legge il decreto sia la Camera, con un ordine del giorno a mia firma, sia il Senato, con un ordine del giorno a firma Quagliariello, hanno impegnato il governo a scegliere il Commissario “fra soggetti muniti di specifica e comprovata competenza tecnica, e comunque non gravato da assorbenti impegni istituzionali”.
Sono trascorsi tre mesi e mezzo e Clini non ha ancora portato in Consiglio dei Ministri il decreto di nomina del Commissario, e quindi le risorse per il risanamento sono ancora colpevolmente bloccate.
In più, ieri ha preannunciato che la persona da lui individuata per l’incarico sarà l’on. Nichi Vendola. In tal modo, il disprezzo che il titolare dell’Ambiente mostra per il Parlamento è totale: dapprima chiede alle Camera di convertire in legge un decreto sul presupposto della urgenza; poi traccheggia sulla sua applicazione in attesa non si sa di che cosa; infine, ipotizzando la nomina di Vendola, ritiene che costui abbia “specifica e comprovata competenza tecnica”, e che non sia “gravato da assorbenti impegni istituzionali”. O, al contrario, pur consapevole che il candidato di Sel alle primarie del Centrosinistra guiderà la bonifica del rione Tamburi e di Statte senza avere le necessarie competenze, intende nominarlo lo stesso mettendo sotto i piedi impegni formali che il Governo di cui fa parte ha altrettanto formalmente assunto alla Camera e al Senato. Tutto questo mentre l’Ilva rischia il blocco, grazie anche alla sua inerzia».
 
Alfredo Mantovano










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