Qualcosa non va nella squadra: forse la panchina lunga potrebbe non essere una risorsa?
PESCARA GROUP 3-LACAITA TORRICELLA 3-1
PESCARA: Piazza, Santilli, Longobardo, Feroleto, Evangelista, Bigazzi, Ciavarella, D’Annunzio, Schiazza, Appignani, Michelucci, Moghetti, Nisi Allenatore: Colella
LACAITA: Latorre 0; Buracci 6; Lieti 7, D’Elia 6; A. Malagnino 13, Galasso 18; Giunta (L); Pirola 10; Abbondanza 1; Schifone 4; Balestra 2; De Sarlo n.e.; Pichierri (2L) n.e. All.: P. Malagnino.
ARBITRI: Petrucelli e Guglielmi.
NOTE – Parziali: 26-24, 20-25, 25-20, 27-25. Lacaita: ace 2; battute sbagliate 3; muri punto 13.
Stop imprevisto per il Lacaita Torricella. La prova incolore sul parquet di un avversario alla portata della compagine jonica frutta la seconda sconfitta consecutiva, la prima senza muovere la classifica. In pochi hanno lottato con la determinazione che aveva caratterizzato le precedenti esaltanti gare contro Pulsano, Lagonegro o Alessano. Deficitaria in particolare la ricezione, in evidente difficoltà di fronte alle battute al salto della squadra abruzzese. In attacco, invece, prosegue il momento-no di chi dovrebbe guidare la compagine torricellese.
Nonostante la prova per molti aspetti deludente, la squadra torricellese, ad eccezione del terzo parziale perso senza quasi lottare, è stata sempre in partita. Il primo e il quarto set sono stati vinti ai vantaggi dal Pescara (26-24, 27-25), ma il Lacaita, in entrambi i casi, è stato costantemente in vantaggio ed ha sprecato anche dei set ball.
Dopo la partenza in salita (24-26), il Torricella, grazie ai positivi apporti di alcuni uomini che hanno iniziato dalla panchina, si è aggiudicato con facilità il secondo set (25-20). A quel punto ci si è illusi, forse, che il confronto stesse prendendo la piega auspicata. Invece nel terzo set sono nuovamente emersi i limiti caratteriali della squadra, che si è arresa con troppa facilità alla formazione di casa.
La reazione chiesta da coach Malagnino c’è stata nel quarto set, che ha visto il Torricella per lunghi tratti in avanti. Ma nei momenti cruciali del parziale e, quindi, anche della partita è stato più freddo e cinico il Pescara: 27-25.
Dopo questa gara sorge un dubbio: l’abbondanza della rosa è un vantaggio o un limite?