venerdì 20 settembre 2024


27/11/2012 09:26:53 - Avetrana - Attualità

Sabrina nega di aver ucciso Sarah, ma è in difficoltà all’incalzare delle domande del Pm

 
Nuova ondata di notizie per l’ennesima udienza per l’omicidio di Sarah Scazzi. Ieri ed oggi, Sabrina accusata insieme alla madre dell’omicidio della cugina quel maledetto 26 agosto 2010, è chiamata a rispondere al Pm Mariano Buccoliero per l’accusa, la difesa, ed ai legali della madre Cosima Serrano nell’udienza fissata per oggi.
Nove ore di interrogatorio serrato da parte del Pm, subito dopo di quello degli avvocati che la difendono, in primis l’avv. Coppi che apre l’interrogatorio chiedendolo senza mezzi termini se era stata lei ad uccidere Sarah.
Manco a dirlo la risposta è stata un secco no, chiosato dall’intervento del suo legale che, in una pausa ha dichiarato ai giornalisti che, il motivo per cui egli stesse dedicando sé stesso a questo processo in termini esclusivi, era perchè convinto dell’assoluta innocenza della ragazza, la quale ha rincarato la dose ribaltando la responsabilità esclusiva dell’omicidio al padre per cause scritte in modo olografo nelle lettere e memoriali che Michele Misseri le continua ad inviare e che testimoniano l’assoluta inattendibilità del genitore nel corso dell’incidente probatorio di 11 ore del novembre 2010.
La ragazza, nel botta e risposta con i suoi legali, è apparsa lucida e sicura sminuendo il movente dell’omicidio, la gelosia per Ivano, i rapporti con Sarah, non inquinati da questo sentimento per il ragazzo e le numerose dichiarazione ai media. In particolare i dovuti distinguo sono stati sottolineati relativamente ad una frase detta da Sabrina e riportata da numerosi testimoni e cioè: “Sarah in cambio di coccole si vende facilmente”, gettando ombre sulle deposizioni dei tanti teste già comparso nelle precedenti udienze.
Ma le cose cambiano non appena è di turno il Pm Mariano Buccoliero che, ieri ha incalzato la ragazza con ripetitive domande sulla ricostruzione di quella giornata, sollevando le incongruenze tra quello dichiarato dalla stessa e nelle trasmissioni acquisite agli atti e mandate in onda in aula proprio nell'udienza. In modo specifico il Pm ha fatto vedere un’intervista rilasciata alla Vita in diretta dell’ottobre di quell’anno a causa dell’improvvisa mancanza di memoria della ragazza durante l’interrogatorio del Pm, apparsa meno sicura del solito.
Questi ha insistito su quello che è accaduto dall’ora in cui Sarah è uscita di casa, quel momento in cui Mariangela Spagnoletti, la principale testimone del delitto, arriva nel villino di via Deledda, ed il precedente scambio di sms tra le due in un’ora compresa tra le 14 e 15, e le 14 e 30,, 14 e 40, data presunta del già avvenuto omicidio della ragazzina. In quell’intervista Sabrina dice di aver interloquito con il padre alla presenza di Mariangela dalla veranda di casa, il quale trafficava con la macchina di famiglia all’ingresso del garage per avere notizie della cugina in notevole ritardo. In quel frangente pare che Sabrina avrebbe fatto squillare il cellulare della cugina, spentosi all’improvviso per la caduta a seguito dell’omicidio della cugina per mano del padre, causandone l’uscita la scheda sim che accanitamente avrebbero cercato poi padre e figlia, sottraendo questo tempo alle ricerche vere e proprie della cugina nella prima parte dell’omicidio.
Perchè poi? Prima contraddizione, dal momento che Mariangela invece afferma di aver atteso l’amica per strada con suo padre ben in vista ad omicidio già avvenuto con tutta quella ricostruzione già storia e con quella finta telefonata mai ricevuta da Sarah. Inoltre il Pm ha insistito su un vuoto nel racconto di Sabrina tra le 15 e le 17.30 sullo scambio di telefonate intercorso con i familiari in quel periodo, e con la madre Cosima, che deponeva già nella caserma dei carabinieri per l’allarme sulla scomparsa della nipote.
Sabrina non ha saputo chiarire momento per momento gli spostamenti in quell’orario a causa dei suoi vuoti di memoria per il tempo trascorso, mentre il Pm è convinto che l’indisponibilità della ragazza in quell’ora e mezza sarebbero da rintracciarsi nell’accanito impegno di cancellare le prove, per non parlare della possibilità che lei stesse insieme al padre già occupandosi dell’occultamento del cadavere della cugina.
In aula non sono mancati momenti di commozione di Sabrina nel ricordare quella puntata di Chi l’ha visto in diretta che annunciò la morte ed il ritrovamento del cadavere della cugina in fondo al pozzo di contrada Mosca.
Sostanzialmente la ricostruzione in aula ieri più che accusare Michele lo scagiona, nonostante la figlia minore del contadino lascia intravedere un padre vittima di crisi di coscienza sin da subito. Naturalmente il condizionale è il forse sono d’obbligo sino al pronunciamento del terzo grado di giudizio.
Oggi si replica con l’interrogatorio di Sabrina per la parte dei legali della madre Cosima.
 
Mimmo Palummieri










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