martedì 26 novembre 2024


05/12/2012 11:23:42 - Provincia di Taranto - Attualità

Al processo per l’omicidio di Sarah, ieri la deposizione dell’ex ragazzo di Sabrina. Oggi parla “zio Michele”

 
Ancora Taranto caput mundi per due vicende di casa nostra, ma non tanto.
L’Ilva toglie i sigilli al siderurgico dopo il sì del governo alla ripresa della produzione. Stabilimenti aperti, dunque, turnazioni da mettere a regime, e procedimenti di cassa integrazione da far rientrare e zone dell’area a caldo ed a freddo non più off limits. Le due istanze depositate il 4 dicembre da Bruno Ferrante hanno dunque sortito l’effetto sperato cioè il dissequestro degli impianti dell’area a caldo e del prodotto finito e semilavorato da vendere, che giace sulle banchine dell’area portuale, nonché di tutto l’acciaio invenduto. Insomma per gli operai e le loro famiglie forse il regalo di Natale è arrivato con largo anticipo. Su tutto, naturalmente, il dictat del governo: risanare, risanare, risanare al più presto gli impianti poiché gli ambientalisti hanno già dichiarato guerra e questo rischia di compromettere il tanto sospirato accordo.
Altro versante, ma dal registro diverso, la nuova udienza del processo Scazzi. Prima del grande giorno, il Michele day, previsto per oggi, in cui dovrà comparire davanti al Gip in qualità di teste, ieri è comparso l’ex fidanzato di Sabrina, Andrea Merico, ex fidanzato di Sabrina Misseri, che ha testimoniato su citazione della difesa di Sabrina, accusata di concorso in omicidio con la madre.
Il rapporto tra i due era finito nell’ottobre del 2009, nonostante un fitto scambio di sms tra i due lasciasse pensare che Andrea continuasse a provare lo stesso sentimento a dispetto di un nascente pensierino dell’estetista per Ivano Russo. Il ragazzo ha inoltre dichiarato che tra Sabrina e Sarah c’era un rapporto tra sorelle e non tra semplici cugine, dichiarazioni prontamente contestate dal Gip, che è intervenuto su un’altra questione spinosa, sempre riportata dall’ex scaricato da Sabrina.
La principale testimone a favore della difesa, Anna Pisanò. In pratica la donna avrebbe riferito a Sabrina che Michele andasse dietro alle donne, tanto da scatenare le ire di Sabrina. Il rapporto inclinatosi tra le due donne giustificherebbe l’astio della Pisanò pronta ad accusare Sabrina di vessazioni verso Sarah. Apriti cielo, il Gip contesta al ragazzo quanto affermato. Sullo sfondo, in aula la visione del filmato risalente al sopralluogo nel villino di via Deledda nel garage del 15 ottobre 2010, dove sarebbe stata uccisa la quindicenne. Dal filmato emergerebbe la non attendibilità del contadino nella ricostruzione dei fatti a causa dei medicinali somministratigli in carcere capaci di ottenebrargli la mente, tanto da porre seri dubbi sulla sua lucidità del contadino al momento della ricostruzione della vicenda, rispondendo alle domande del Gip. L’udienza si è conclusa con la deposizione della dott.ssa Dora Chiloiro e del capitano Nicola Abbasciano, all’epoca comandante del Nucleo investigativo dei carabinieri del comando provinciale di Taranto, sentiti su convocazione dei legali della principale imputata, Sabrina Misseri. La deposizione proprio del capitano Abbasciano ha chiarito il ruolo che ha ricoperto nelle indagini, dalla scomparsa al ritrovamento del cadavere della ragazzina e all’arresto di Michele Misseri.
 
Mimmo Palummieri










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