Mimmo Carrieri: «L’intervento dell’attuale Amministrazione non è servito a nulla»
Nuovo intervento dei vigili del fuoco presso il cimitero di Sava per mettere in sicurezza la cappella che contiene i resti del combattenti della Prima Guerra Mondiale.
«Già nel settembre del 2011, i Vigili del Fuoco di Manduria accertarono le effettive precarie condizioni statiche ed igienico sanitarie del colombario nel quale sono tumulati 220 reduci di guerra» ricorda l’ambientalista Mimmo Carrieri. «Con successivo verbale (nel quale veniva stilata relazione tecnica) del Comando Provinciale, trasmesso tra gli altri anche all’allora sindaco Maggi, ai fini della sicurezza e della tutela della salute pubblica, veniva chiesta la messa in sicurezza del plesso in questione. L’accesso al plesso ai parenti dei defunti veniva sbarrato con transenne e, dopo lunghi mesi di degrado igienico sanitario, in occasione della Commemorazione dei Defunti, nonostante la mancata messa in sicurezza, “qualcuno” ha pensato che dare una “pulitina al pavimento” sarebbe stato sufficiente per dimostrare ai parenti dei defunti e alla cittadinanza che “l’Amministrazione Iaia, rispetto alla ex Amministrazione Maggi, si muove in maniera più concreta”».
I vigili del fuoco, però, hanno fatto nuovamente transennare l’accesso.
«Lo stesso giorno in cui è stato riaperta la cappella, “qualcun altro” ha chiamato i vigili del fuoco di Manduria che, alla presenza dei vigili urbani di Sava, che per la seconda volta ne hanno fatto transennare l’accesso. Ora, considerato che è stato disatteso quanto riportato nel verbale del settembre 2011, i parenti dei reduci di guerra, stando all’ordinanza dell’attuale sindaco Dario Iaia, “dovranno farsi carico delle spese necessarie per garantire la sicurezza strutturale e il decoro del manufatto”. Trascorsi 30 giorni, si provvederà d’ufficio, con addebito dei costi sopportati dall’Amministrazione ai parenti dei defunti seppelliti nella cappella».