Questo il programma della serata
Nuova meritoria iniziativa dell’associazione “Chiara Melle” di Sava, che questa sera (martedì), alle 17, presso l’aula magna della scuola “Bonsegna”, presenterà il progetto “La mia strada… verso il futuro”.
Si tratta di un progetto di educazione stradale che nasce dall’esigenza di promuovere un’attività formativa che ha come obiettivo la costruzione di una cultura della sicurezza stradale e attivi un processo di informazione/formazione necessario a far acquisire comportamenti corretti e responsabili.
«I destinatari sono gli alunni della scuola primaria, perché educare loro alla sicurezza stradale significa avviare un cambiamento culturale e sociale che pone le sue basi nell’adeguato sviluppo di specifiche capacità psicologiche, cognitive e affettive: la percezione del rischio, l’interiorizzazione delle regole, la messa in atto di comportamenti sicuri. Il bambino assume un ruolo attivo, diventando “veicolo”di sicurezza stradale all’interno della famiglia» spiega l’associazione “Chiara Melle”. «Con tale iniziativa si intende, inoltre, affermare la cultura della legalità, del rispetto dell’ambiente e del bene pubblico e favorire lo sviluppo della capacità di comprendere, condividere consapevolmente, rispettare e concretizzare nei propri comportamenti i valori etici e civili insiti nelle norme».
Alla cerimonia di questa sera interverranno il sindaco di Sava Dario Iaia, il comandante della Stazione dei Carabinieri di Sava Edoardo Quaranta, il comandante della Stazione di Polizia Stradale di Manduria Cosimo Dinoi, la comandante della Polizia Municipale di Sava Luigina Soloperto, il presidente della protezione civile di Sava Massimo Piccione, istruttori, insegnanti e genitori.
L’ itinerario educativo-didattico si avvarrà del collegamento tra le varie discipline e affronterà l’Educazione Stradale in modo interattivo e flessibile per rispondere meglio alle varie esigenze dei ragazzi.
L’Educazione Stradale sarà, quindi, intesa non solo come percorso didattico incentrato sull’acquisizione di conoscenze tecniche e sull’adozione di comportamenti, ma anche come attività educativa che promuove il rispettoso rapporto con gli altri e la consapevolezza di vivere in un sistema organizzato.
Il progetto prevede, inoltre, di coinvolgere i nonni in un percorso di collaborazione e scambio di reciproche esperienze.