martedì 26 novembre 2024


14/12/2012 09:36:28 - Provincia di Taranto - Attualità

L’invito degli organizzatori: «Nessun simbolo associativo o partitico»

 
«Il 15 dicembre le strade di Taranto saranno protagoniste del corteo “Taranto Libera” organizzato dal comitato15 dicembre che raccoglie cittadini di Taranto e non uniti per l’occasione.
Il corteo, che partirà da piazza Sicilia e giungerà in piazza della Vittoria, scenderà in strada per i diritti ineludibili della SALUTE, del LAVORO, dell’AMBIENTE, del REDDITO e della CULTURA e CONTRO il Decreto Legge “Salva-Ilva”.
Il provvedimento, firmato dal Presidente della Repubblica il 3 Dicembre, permette allo stabilimento siderurgico tarantino ILVA s.p.a. di continuare a produrre nonostante le ordinanze dell'autorità giudiziaria che ne ha sequestrato gli impianti lo scorso 26 luglio poiché non rispondenti alle normative a tutela della salute e dell'ambiente.
Il nuovo decreto legge compromette i principi costituzionali legati al rispetto dell'ambiente e alla garanzia della salute dell'individuo e valuta il diritto alla vita dei tarantini meno importante della corsa capitalistica di un imprenditore agli arresti.
A fronte di tutto ciò il comitato15 dicembre manifesta per:
SALUTE, perché il diritto alla vita non accetta compromessi
REDDITO, per garantire un‘esistenza dignitosa ai lavoratori e ai cittadini di Taranto dopo cinquant’anni di ricatto e inquinamento
AMBIENTE, perché non permetteremo più che il nostro territorio venga sfruttato e devastato in nome del profitto,
OCCUPAZIONE, perché il deserto creato attorno al colosso d’acciaio conta il 40% di disoccupazione e innumerevoli attività storiche (pescicoltura, mitilicoltura, agricoltura) distrutte a causa dello sviluppo selvaggio
CULTURA, perché da qui parta la nuova idea di sviluppo.
Il corteo terminerà in piazza della Vittoria dove numerosi artisti si esibiranno gratuitamente in concerto per dare il proprio sostegno alla causa.
Non ci saranno interventi dal palco e vi invitiamo a NON ESIBIRE simboli associativi o partitici di alcun tipo.
Siete tutti invitati a decidere del vostro futuro.
TARANTO SCENDE IN PIAZZA SENZA BANDIERE
Concentramento alle ore 16:30 in piazza Sicilia.
CHI INQUINA PAGA. TARANTO LIBERA
Non è più ammissibile che la città di Taranto venga condannata per gli sporchi interessi di pochi e che un decreto legge, ultima azione statale, sacrifichi ancora una volta le nostre esistenze.
CHIEDIAMO che lo Stato non volti nuovamente le spalle a questa città e alla sua provincia ma vigili e sostenga in ogni modo, anche finanziariamente, le bonifiche di tutto il territorio contaminato dall’inquinamento dell’industria pesante nel più breve tempo possibile.
PRETENDIAMO il risarcimento da parte di chi ha danneggiato il territorio e i suoi cittadini, con sequestro immediato e alienazione dei beni mobili e immobili.
DICHIARIAMO sdegno nei confronti dei rappresentanti istituzionali che hanno agevolato il processo di distruzione del territorio ionico e opposizione critica verso le forze politiche e partitiche che hanno approvato supinamente le ultime misure governative pro ILVA e, di conseguenza, che hanno autorizzato attività produttive altamente inquinanti.
PRETENDIAMO che qualsiasi decisione di rilevanza sociale, politica ed economica per Taranto venga presa assieme a tutte le parti sociali che la rappresentano.
PRETENDIAMO di vivere in una città in cui esistano alternative alla monocultura dell’acciaio. Le vocazioni territoriali e le tradizioni non devono più essere sacrificate in nome del profitto: l’aria, la terra, l’acqua devono essere tutelate e viste come risorse indispensabili e preziose utili alla costruzione di un reddito dignitoso e salubre.
Perché tutto questo parta dalla Cultura e dall’intero sistema di trasmissione della conoscenza unico motore endogeno di sviluppo anche economico.«Non esiste un costo, in termini di salute, sopportabile in uno Stato civile per le esigenze produttive e non è accettabile che il presente e il futuro dei bambini di Taranto sia segnato irrimediabilmente. Nessun ragionamento di carattere economico e produttivo dovrà e potrà mai mettere minimamente in dubbio questo concetto».
 
Il Comitato15dicembre










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