Picco a Taranto e Brindisi
La Puglia risulta «la regione con le maggiori immissioni in atmosfera di carattere industriale per varie sostanze inquinanti a livello nazionale». Lo scrive l’Arpa Puglia nella relazione 2011 sullo stato dell’ambiente nella regione, rilevando anche che nel 2011 la qualità dell’aria in Puglia ha subito un «leggero peggioramento».
Le sostanze inquinanti con maggiore presenza sono gli idrocarburi policiclici aromatici (Ipa), le polveri sottili (Pm10), il monossido di carbonio (Co), e gli ossidi di azoto (NOx).
L'Arpa Puglia scrive tuttavia che la situazione delle emissioni industriali inquinanti della Puglia è la peggiore in Italia pur avendo avviato «un importante processo di miglioramento della qualità dell’aria in collaborazione con le principali aziende locali».
I siti industriali di Taranto e Brindisi presentano le maggiori criticità sul piano dell’inquinamento. E’ quanto scrive l’Arpa Puglia nella relazione 2011 sullo stato dell’ambiente nella regione.
A Taranto in particolare sono alte le emissioni di idrocarburi policiclici aromatici (Ipa) dalla zona industriale mentre, secondo l’Arpa, le emissioni di benzoapirene sul quartiere Tamburi provengono per il 90 per cento circa dall’impianto cockerie dello stabilimento siderurgico Ilva. Inoltre sono elevate le emissioni di anidride carbonica (Co2) a Taranto e Brindisi: nel 2010 e 2011 Taranto si è attestata sui 20 milioni di tonnellate all’anno, Brindisi poco meno: sulle 16-17 tonnellate.
«QUALCUNO HA GIOCATO SPORCO»
«Come è emerso dalle intercettazioni, qualcuno giocava sporco e ne pagherà le conseguenze», ha detto il direttore generale dell’Arpa Puglia, Giorgio Assennato, riferendosi al contenuto di alcune intercettazioni dell’inchiesta sui vertici dell’Ilva per disastro ambientale, dalle quali emergerebbe la volontà di ex dirigenti Ilva di contrastare ad ogni costo l’Arpa e i suoi vertici. Assennato lo ha detto parlando agli Stati Generali dell’Arpa Puglia in corso a Taranto.