«Abbiamo sempre rispettato la legge e non abbiamo mai voluto lasciare Taranto»
La famiglia Riva, a seguito della conversione in legge del decreto sulle attività industriali dichiara quanto segue: «La legge che il Parlamento ha approvato ci fa guardare con fiducia al futuro. Non abbiamo mai voluto lasciare Taranto.
In 17 anni abbiamo investito 4,5 miliardi di euro solo nel sito pugliese e abbiamo mantenuto la fabbrica competitiva, rispettando sempre la legge.
Il Governo e il Parlamento hanno riconosciuto il ruolo strategico dell’Ilva e hanno dato fiducia al management e alla Proprietà. Nell’Ilva vediamo il presente e il futuro della siderurgia italiana, una siderurgia che vuole coniugare rispetto dell’ambiente e della salute con il lavoro. In Italia, come in Europa, si deve evitare che l’industria e il lavoro entrino in conflitto con le giuste sensibilità ambientali.
Lo Stabilimento di Taranto sta attuando le prescrizioni della nuova AIA. Gli investimenti richiesti sono ingenti. Stiamo lavorando per assicurare questi investimenti e siamo fiduciosi di riuscirci.
In questi mesi il futuro dell’Ilva è stato in pericolo. Abbiamo sempre e solo chiesto di poter produrre e vendere i nostri prodotti adeguandoci ai tempi previsti dalle nuove norme. Nessun ricatto occupazionale. Nessuna pressione diretta o indiretta. Solo un fatto molto semplice e logico: senza produzione e vendita una fabbrica non può sopravvivere.
Siamo fiduciosi che ora in Italia vi sia una nuova strada, una scelta politica capace di coniugare i valori fondamentali della nostra società».