martedì 26 novembre 2024


28/12/2012 10:03:56 - Provincia di Taranto - Attualità

Secondo i magistrati, il governo ha impedito l’esercizio dell’azione penale interferendo con l’indagine per disastro ambientale

 
La Procura di Taranto ha inviato alla Corte Costituzionale un ricorso contro il decreto legge 207, il cosiddetto decreto “salva Ilva”, sollevando una questione di conflitto di attribuzione fra poteri dello Stato. Lo conferma il procuratore di Taranto, Franco Sebastio. Il provvedimento varato dal Governo è stato convertito in legge il 20 dicembre scorso dal Senato.
Il decreto legge n.207 del 3 dicembre 2012 prevede “Disposizioni urgenti a tutela della salute, dell’ambiente e dei livelli di occupazione, in caso di crisi di stabilimenti industriali di interesse strategico nazionale” e consente all’Ilva di continuare la produzione e commercializzare i prodotti finiti e semilavorati, anche prima dell’entrata in vigore del decreto legge, nonostante il sequestro giudiziario.   
Secondo i magistrati, il governo ha impedito l’esercizio dell’azione penale interferendo con l’indagine per disastro ambientale, culminata il 26 luglio scorso con il sequestro degli impianti dell’area a caldo firmato dal gip Patrizia Todisco. La procura per il momento ha impugnato il decreto. Il ricorso non esclude che, una volta pubblicata la legge sulla Gazzetta Ufficiale, la Procura sollevi anche eccezioni di incostituzionalità su alcune norme.










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