Il caso segnalato dall’ambientalista Carrieri: la cappella ipogea non presenta le necessarie misure di sicurezza
Anche se in una fase di “emergenza loculi” comunali, le salme dei defunti savesi non possono essere tumulate, neppure temporaneamente, in una cappella ipogea del cimitero, che sarebbe pericolante.
Il caso è segnalato dall’ambientalista Mimmo Carrieri, il quale, nel suo esposto, fa anche riferimento ad una nota che il presidente pro tempore della cooperativa “Aurora”, responsabile del servizio di Tumulazione ed Estumulazione, ha inviato nei giorni scorsi al Comune. In tale nota si rimarcano i pericoli esistenti sia per i lavori di sepoltura che gli operai devono effettuare, sia per le successive visite dei parenti dei defunti.
«In effetti la “cantina ipogeo”, al cui interno si accede tramite apertura collocata al piano di campagna, è sprovvista di sistema di protezione che possa impedire la caduta all’interno di persone» sottolinea Carrieri. «Questi problemi furono già rilevati, nell’ottobre del 2011, dai Vigili del Fuoco, i quali intervenuti a seguito di un mio esposto, scrissero all’allora sindaco Maggi che, “in ragione della rilevata condizione pericolosa, si ritiene indispensabile che chi di dovere provveda ad effettuare quanto necessario al fine di scongiurare l’imminente minaccia”. A tale riferimento, nell’agosto del 2012, il subentrante sindaco Dario Jaia emetteva un’ordinanza per la “messa in sicurezza delle botole di accesso alle cantine cimiteriali”. Ad oggi, tra coloro che ancora non hanno provveduto ad aver ottemperare all’ordinanza sindacale, vi è la stessa Amministrazione Comunale! Intanto ieri, dopo l’intervento dei carabinieri, una tumulazione è stata rinviata, proprio per evitare ulteriori rischi».
Ma c’è un altro aspetto, questa volta politico, che Carrieri mette in evidenza e riguarda i lavori fermi per la costruzione di un altro colombario, benché all’appalto sia stato aggiudicato nella scorsa estate.
«Esiste un’oggettiva difficoltà nel garantire la sepoltura dei defunti in loculi comunali per carenza di disponibilità degli stessi» prosegue l’ambientalista. «Tutto ciò rientrerebbe nella normalità qualora i lavori di costruzione del nuovo colombario ed ossario Ccomunale fossero stati già avviati, ma così non è! La relazione tecnica descrittiva prevede la realizzazione di 84 loculi per un importo totale di 150.000 euro, e i lavori sono stati aggiudicati in via definitiva nell’agosto scorso alla ditta Geo.Ga. s.r.l. di Taranto, ma nonostante la situazione di emergenza, a distanza di circa cinque mesi dall’aggiudicazione, tutto è ancora inspiegabilmente fermo!».