domenica 24 novembre 2024


12/01/2013 18:54:42 - Sava - Attualità

Ecco l’ordinanza di Iaia

 
Il sindaco di Sava, Dario Iaia, ha revocato l’ordinanza attraverso la quale disponeva la tumulazione di una salma nella cappella ipogea numero 87 del cimitero di Sava.
L’esposto dell’ambientalista Mimmo Carrieri e la comunicazione sulla mancanza dei livelli di sicurezza da parte della cooperativa Aurora (titolare del servizio di tumulazione delle salme) hanno indotto il primo cittadino ad emettere una nuova ordinanza che consente la tumulazione di un feretro in una gentilizia privata (il cittadino è deceduto l’8 gennaio scorso). Ciò, almeno, nelle more della verifica di quanto denunciato dalla cooperativa Aurora.
«Fino alla realizzazione del nuovo loculario e alla liberazione di loculi cimiteriali per decorrenza dei termini di concessione, esiste una oggettiva difficoltà nel garantire la sepoltura dei defunti in loculi comunali per carenza di disponibilità degli stessi» scrive Iaia nella nuova ordinanza. «Ragioni di carattere igienico-sanitario impongono, però, di garantire la sepoltura delle salme, anche in assenza di disponibilità di loculi cimiteriali. In ragione di ciò, ritengo di dover autorizzare la sepoltura nelle cappelle private secondo la normativa prevista dal vigente regolamento comunale, per un massimo (se richiesto) di due anni. Tale sepoltura viene effettuata in attesa che venga realizzato il nuovo loculario e poi, con spese di traslazione a totale carico dell’Amministrazione Comunale, i resti mortali del cittadino venuto a mancare l’8 gennaio verranno tumulati in un loculo comunale che si renderà disponibile o nel nuovo loculario in fase di realizzazione, o in loculi di loculari già esistenti ma non ancora resi disponibili».
Il sindaco Iaia chiarisce, ancora, che «la traslazione verrà effettuata solo dopo che si sarà garantita un’adeguata provvista di loculi, tale da garantirne l’assegnazione sia ai nuovi concessionari richiedenti, che a coloro che sono stati autorizzati alla tumulazione temporanea dei propri defunti».
Sulla vicenda interviene nuovamente Mimmo Carrieri.
«I parenti del defunto (i cui figli risiedono a Milano e Lecce) hanno atteso dall’8 gennaio la sepoltura del congiunto» fa notare Carrieri. «Eppure il Comune ha appaltato da ben sei mesi i lavori per la costruzione dei nuovi loculi comunali, ma, nonostante ciò, non si sa quando il cantiere sarà realmente aperto».
Compito dell’Amministrazione è dunque quello di rimuovere al più presto le cause che hanno sinora impedito l’avvio di questi lavori.










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