Mario De Marco, sindaco di Avetrana, puntualizza la posizione della propria Amministrazione sull’eolico
«Avetrana è e rimane coerente: a favore dell’eolico, senza però determinare violazioni del territorio e dell’ambiente, coerentemente anche alle ragioni del no al nucleare».
Mario De Marco, sindaco di Avetrana, puntualizza la posizione della propria Amministrazione sull’eolico.
«Si parla sempre dell’importanza dell’energia pulita. Poi, quando si arriva al momento delle scelte, si levano gli scudi contro tutto» è la premessa di De Marco. «Ci siamo battuti, con convinzione, contro il nucleare. Ma l’alternativa non è la green economy, l’energia pulita da fonti rinnovabili? Nei fatti, però, si diventa tutti contrari non solo al nucleare, ma anche al fotovoltaico, all’eolico alle biomasse a filiera corta o a filiera lunga, al biogas. Con la precisazione che non si è in linea di principio contrari… Ma poi ecco le eccezioni: non qui, non nelle terre del Primitivo, non nelle terre del Negramaro, della Grecia Salentina, del Parco ... Dove occorre realizzare questi impianti, quindi? Sulla luna? Ed intanto i treni passano e noi restiamo sempre alla finestra, mentre in regioni progressiste quelle che qui sono dipinte come speculazioni diventano progresso ed opportunità».
De Marco poi parla di ciò che è accaduto nel suo comune.
«Avetrana è per l’eolico, ma la vicenda non può essere accomunata a quella di Manduria. Tutto ha inizio nel 2007, quando la Regione Puglia, nel richiedere ai comuni l’adozione del Prie (piano regolatore insediamenti eolici), concede una moratoria di mesi in cui si è esenti da qualsivoglia regola. Tutti i progetti di Avetrana, Manduria e dintorni sono datati e riconducibili alla moratoria regionale.
Avetrana riceve la richiesta di più di dieci progetti di impianti di parchi eolici per oltre 200 torri. Pur senza Prie, decide di adottare alcuni principi e linee guida: fare proprie le linee guida regionali sulla realizzazione dei Prie (distanze e divieti); escludere il territorio compreso a sud della SS 174 Manduria-Avetrana-Nardò da qualsivoglia insediamento eolico per salvaguardare la vocazione turistica del territorio; far approvare a tutte le aziende promotrici una convenzione prevedendo introiti per il Comune non di secondo piano (oggi un solo parco determinerebbe introiti pari all’Imu).
Per tali limitazioni abbiamo ricevuto due ricorsi al Tar da tre aziende (due per le esclusioni territoriali, una per la convenzione economica), con esiti tutti a nostro favore.
Tutto ciò ha consentito una sorta di selezione naturale che ha ridotto automaticamente ad uno i parchi cosiddetti eleggibili, da insediarsi a nord dell’abitato, al confine col Comune di Erchie e senza forte impatto visivo in una zona di scarso pregio agricolo, naturalistico, storico e archeologico».
De Marco traccia quindi le sue conclusioni.
«Ecco perché la vicenda eolico di Avetrana non può e non deve essere accomunata a quella manduriana e sulla quale peraltro non spetta a me discuterne, pur ritenendo eccessive 63 torri. Ma ribadisco: una tempestiva ed attenta valutazione avrebbe evitato di discuterne a tempo scaduto, o quanto meno ai tempi supplementari
Avetrana quindi è e rimane coerente a favore dell’eolico senza determinare violazioni del territorio e dell’ambiente, coerentemente anche alle ragioni del no al nucleare».