Particolare è stata la presentazione dei Magi che, insieme alla Sacra Famiglia e a re Erode e consorte erano presenti ai piedi dell’altare durante la celebrazione della Santa Messa presieduta dal parroco di Monacizzo don Ezio Succa
Luci soffuse e una quotidianità tipica dei tempi antichi hanno accompagnato i visitatori alla scoperta di una parte di paese conosciuta solo dai residenti, disseminata di case antiche, nelle quali sono state allestite le varie scenografie del presepe, che rappresentavano scorci di vita, di una normalità che profuma di tradizione.
All’interno di queste abitazioni si poteva trovare il falegname intento ad intagliare il legno, il taglialegna, l’intrecciatore di canne, le donne occupate a fare e a offrire la pasta fatta in casa, i legumi, le bruschette, le pettole e “li purcidduzzi”, l’oste con il vino e deliziosi formaggi, il pastore con la ricotta, proseguendo si potevano incontrare legionari romani davanti al loro insediamento o a difesa della magione di re Erode, fino ad arrivare al punto più importante e suggestivo di tutto il presepe: la natività con Maria, Gesù, Giuseppe e l’immancabile asinello che ha attirato la curiosità e l’affetto dei più piccoli.
Hanno preso parte all’allestimento del presepe: Valeria D’Ippolito, Daniele D’Ippolito, Viviana Abruzzo, Teresa De Mitri, Loredana Albano, Davide D’Ippolito, Pietro D'ippolito, Nicola Iezzi, Mimmo Monaco, Angelo Cavallo, Giandomenico De Noia, Francesco De Noia, Luigi Cannalire, Luigi Caniglia, Antony Russo, Marinò Ianira, Mimina Trisolina, Maria Musci, Gino Donzella, Antonio D'ippolito,Emi Rudiano, Mirta Marangiolo, Angela Gamboni, Asia Gamboni, Iosè Destratis, Ciro Depascale, Giuseppe Iezzi, Nico Monaco, Pietro Cotugno, Cosimo Morrone, Cosimo frascina, Ottavia Rossetti, Giovanni Cavallo, Emanuele De Noia, Egidio Frascina, Giuseppe Lagrotta , Francesco Frascina, Patrick Giorgino, Gianluca Saracino, Antonio Lombardi, Antonio Lapporta, Elisa Lombardi, Giovanni Prò, Gabriella Prò, Michelangelo De Vincentis, Cosimo Delliponti e don Ezio Succa, con la collaborazione dell'intera cittadinanza.
Il presepe vivente si è svolto il 26 e il 30 dicembre e il 6 gennaio e in tutte e tre le date l’affluenza di visitatori è stata notevole, soprattutto durante la serata finale per l’arrivo dei Re Magi.
Particolare è stata la presentazione dei Magi che, insieme alla Sacra Famiglia e a re Erode e consorte erano presenti ai piedi dell’altare durante la celebrazione della Santa Messa presieduta dal parroco di Monacizzo don Ezio Succa. Durante l’omelia il parroco ha fatto raccontare dai Magi, o “Maghi”, la loro provenienza, le motivazioni che li hanno spinti alla ricerca di Gesù e il significato dei doni offerti. Allo stesso modo ha dato la parola a re Erode, facendo raccontare la sua storia e l’origine del suo odio nei confronti di Gesù, tanto da spingerlo ad ammazzare tutti i bambini piccoli in modo da avere la certezza di aver ucciso anche il figlio di Dio.
Al termine dalla Messa i personaggi hanno percorso le vie del presepe fino ad arrivare alla casa della natività in cui i re Magi hanno adorato il piccolo neonato e gli hanno offerto i loro doni.
Una scena che si ripete fin dalla notte dei tempi e che, anno dopo anno, porta ognuno di noi ad essere come i magi o come i pastori, che entrarono nella grotta per rendere omaggio a quel bambino che avrebbe portato alla salvezza l’umanità.
A conclusione della serata ci sono stati i fuochi d’artificio ed è stato riacceso il falò nel piazzale antistante la chiesa, in modo da concludere un ciclo e chiudere il cerchio aperto proprio con lo stesso falò la vigilia di Natale, come vuole la tradizione.
Ancora una volta, attraverso il presepe vivente di Monacizzo, si è potuta rivivere la magia del Natale inteso come nascita di Gesù, lontani dal consumismo, calandosi in un’altra epoca e riassaporando le tradizioni che poco alla volta stanno scomparendo.
Marianna Screti