L’intervista di ieri sera a “Quarto Grado”
«L’hanno uccisa per tapparle la bocca... perché Sarah non doveva parlare più. Ho la sensazione che la bambina sapesse o avesse visto qualcosa… che sotto ci fosse qualcosa di grave».
Lo ha detto Concetta Serrano, madre di Sarah Scazzi, la ragazzina uccisa ad Avetrana, in un’intervista che è stata trasmessa ieri sera da “Quarto Grado” su Retequattro.
Per Concetta, «la bugia più grossa di mia nipote Sabrina (Sabrina Misseri, accusata con la madre Cosima dell’omicidio, ndr) è stata quando ha detto «Mio padre è un vigliacco».
«Quando Sabrina dice così - ha detto ancora - vuol far credere che sia stato Michele ad uccidere Sarah e non lei. Secondo me, in realtà, il senso è un altro: lo dice perché suo padre ha parlato e invece doveva stare zitto, come hanno fatto lei e la madre tutto questo tempo».
Per Concetta, «visto che non hanno nessun altro a cui dare la colpa, le due si nascondono vigliaccamente alle spalle di Michele. Lui si presta, perché sono le sue donne: la figlia e la moglie».
Parlando del comportamento di Michele in aula, la signora Serrano ritiene probabile «che in aula Michele stia recitando o calcolando la corda giusta per impiccarsi, visto che dice che vuol farla finita».
In chiusura Concetta parla della sorella Cosima: «C’è un detto che dice “chi tace acconsente”. Prima nelle interviste Cosima sbandierava la frase “male non fare, paura non avere”. Adesso si è ammutolita. Vorrei capire perché davanti al giudice non parla». «Da sorella a sorella - conclude - vorrei chiederle cosa voleva dire il 26 agosto, in caserma, quando ha detto riferendosi a Sarah: “Questa volta l’ha fatta grossa. Questa sera, se viene, quando viene, le devi tirare uno schiaffone”. Vorrei capire cos’ha fatto di grosso o cos’ha detto di tanto grave Sarah».