L’intervento di Leonardo Giangrande
Non è facile mettere assieme circa 300 imprenditori, soprattutto se il motivo è la “mobilitazione della categoria”. Soddisfatto il presidente di Confcommercio Taranto, Leonardo Giangrande che così commenta.
«La protesta, specie se gridata, non fa storicamente parte dello stile sindacale delle organizzazioni di rappresentanza delle imprese. Lunedì è accaduto invece qualcosa di diverso nella sala Resta della Cittadella delle Imprese: posti in piedi esauriti sino alla fine della manifestazione, a conferma che vi è un sincero bisogno di stare assieme, di essere uniti e di far sentire forte la propria voce, di far sapere che noi commercianti, operatori dei servizi e del turismo siamo stanchi di subire senza mai ribattere.
In quest’ottica va evidenziato Il successo dell’iniziativa promossa dalla Confcommercio di Martina Franca che ha voluto prolungare con lo spegnimento serale delle insegne dei negozi, il senso della Giornata di mobilitazione. Le nostre imprese e la nostra organizzazione di rappresentanza non ci stanno più ad essere considerate la serie B dell’economia. Confcommercio lo ha dimostrato lunedì con una sala gremita di gente, alla quale non abbiamo purtroppo potuto offrire il collegamento in diretta streaming con Roma, dove il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, in qualità di presidente di turno Rete Imprese Italia, presentava il documento “Le nostre ragioni”.
Ci dispiace che la nostra gente non abbia potuto ascoltare dalla viva voce del presidente Sangalli i passaggi salienti del documento, per incomprensibili motivi tecnici dovuti alla struttura ospitante, che proprio nei servizi informatici vanta uno dei suoi punti di forza. Lapidaria la motivazione per cui non ci è stato concesso l’utilizzo del sistema wifi: “per ragioni legate alla sicurezza informatica e alla tenuta del collegamento durante le ore di operatività dei servizi”.
Una nota stonata in una giornata che poteva essere perfetta!».