Domani la cerimonia di scoprimento del medaglione in piazza Giovanni XXIII
Ecco la Terra di Mezzo. Parola dello storiografo e viaggiatore Giovan Battista Pacichelli, vissuto nella seconda metà del XVII secolo. Nel 1693 visitando le terre del Regno di Napoli rilevò che Francavilla Fontana, oggi in provincia di Brindisi, era esattamente al centro della Terra d’Otranto, una delle tre circoscrizioni storiche, quella più a Sud, in cui era suddivisa la Puglia. L’uso del nome Terra d’Otranto è stato conservato fino ai giorni nostri: la divisione amministrativa della Puglia in tre province rimase nel Regno borbonico e anche con l’Unità d’Italia, sino al 1923, anno in cui alle province di Foggia, Bari e Lecce si aggiunse la provincia di Taranto, mentre nel 1927 fu istituita una quinta provincia, quella di Brindisi. Poche aree in Puglia, come la Terra d’Otranto di un tempo, il Salento di oggi, hanno una connotazione geografica così marcata: lunga e stretta tra due mari, Adriatico e Jonio, e un fiume, il Bràdano. In questo lembo di terra tra le acque e il sale, Salento appunto, Francavilla ne è il cuore pulsante e vitale, strategico crocevia di scambi mediterranei in cui confluirono culture, etnie, stili di assoluta originalità rispetto a qualsiasi altra regione italiana. Il risultato è ancora apprezzabile nelle architetture della Terra d’Otranto dove si mescolano suggestioni napoletane, romane, spagnole e siciliane, offrendo un tessuto di beni artistici e di civiltà materiale che intreccia storia e natura. Nella sua opera “Il Regno di Napoli in prospettiva”, edito postumo nel 1703, Pacichelli annota che Francavilla dista precisamente sessantanove miglia da Santa Maria di Leuca e dal fiume Bràdano, che separa Puglia e Basilicata, e venti miglia da Brindisi e da Taranto. Il centro di tutta la Provincia è l’icona bizantina della Madonna della Fontana, protettrice di queste terre, e la chiesa, ampliata nei secoli e oggi con il titolo di Basilica, che la custodisce. In una terra circondata dall’acqua, il punto mediano una città intimamente legata all’acqua, fonte e origine della vita di un’intera comunità. In piazza Giovanni XXIII, davanti al sagrato della Basilica, è stata collocata un medaglione di bronzo su cui è raffigurata la Rosa dei venti, indicando così visivamente il punto meridiano di Terra d’Otranto e offrendo al viaggiatore la suggestiva possibilità di orientarsi e scoprire un territorio ricco di fascino.
L’iniziativa di segnare il Punto meridiano di Terra d’Otranto è dell’Amministrazione comunale di Francavilla Fontana, guidata dal sindaco Vincenzo della Corte, promossa dal Presidente del Consiglio, Francesco d’Alema, con l’apporto scientifico di autorevoli storici e studiosi. Sabato 2 febbraio alle ore 10,30 si terrà la cerimonia di scoprimento della targa. Intervengono il sindaco Vincenzo della Corte, il presidente del Consiglio comunale, Francesco d’Alema, il rettore della Basilica Maria Santissima del Rosario, monsignor Alfonso Bentivoglio, coordinati dal vice console del Touring club italiano, Giovanni Colonna. “Sulle rotte del Mediterraneo, ci piace evidenziare la centralità di Francavilla Fontana, cuore del Salento. I racconti dei viaggiatori attuali, come quelli del passato, ci spronano a far scoprire le bellezze di questa nostra città d’arte e dell’entroterra pugliese. E’ questo un percorso che abbiamo intrapreso, con entusiasmo e determinazione, per recuperare frammenti di percorsi storici e culturali in cui la nostra città è protagonista, sostenendo così il senso d’identità territoriale e l’innata capacità di accogliere” – dichiarano il sindaco della Corte e il presidente d’Alema.