Giovedì manifestazione in piazza della Vittoria per protestare contro l’assenze di condanne sullo stupro subito da Carmela, che poi si suicidò
«Le lavoratrici e disoccupate dello Slai Cobas aderenti al Movimento Femminista Proletario Rivoluzionario, che l’altro ieri, come sempre nei processi contro gli stupratori di Carmela Cirella, erano al Tribunale, esprimono la loro soddisfazione per la decisione della Corte di Cassazione che ha respinto la richiesta di trasferimento del processo da Taranto fatta da uno degli stupratori, perché i nostri presidi lo avrebbero costretto a “raggiungere il tribunale liberamente” e impedivano “un dibattimento sereno”.
Anche l’altro ieri, però, solo le lavoratrici e disoccupate del MFPR (con tutti i loro problemi di lavoro e di vita) stavano al Tribunale per chiedere, insieme al padre di Carmela, giustizia, ma anche per dire “difendiamoci dai difensori”: magistratura, istituzioni che invece di difendere Carmela, prima quando era in vita e ora nei processi, non lo hanno fatto e finora i giudici non hanno ancora, dopo 6 anni, condannato uno degli stupratori di Carmela.
Dobbiamo dire che purtroppo questa vicenda di Carmela che è emblematica della violenza sessuale/uccisione delle donne che va sempre più aumentando, anche nella nostra città, continua a vivere nell’indifferenza anche delle associazioni, comitati, organismi di donne che pur ci sono a Taranto.
Per questo il Movimento Femminista Proletario Rivoluzionario giovedì 14 febbraio in piazza della Vittoria, in occasione dell’iniziativa della “giornata internazionale/danza collettiva contro la violenza che le donne subiscono nel mondo”, organizzata da alcune associazione col patrocinio della consigliera di parità, porterà l’appello alla mobilitazione in occasione delle ulteriori udienze del processo contro gli stupratori di Carmela, per essere in tante al tribunale. Perché le parole si trasformino in fatti, e perché chi denuncia le “violenze contro le donne" non sia poi assente quando queste violenze concretamente ci sono e necessitano di una mobilitazione delle donne».
Movimento Femminista Proletario Rivoluzionario