Verso la bonifica del Mar Piccolo
La bonifica Mar Piccolo di Taranto è una certezza. Lo ha confermato il commissario per le bonifiche, Alfio PINI, nel corso di un incontro – avvenuto nella serata di ieri nella sede provinciale di Confcommercio - con i dirigenti dell’Associazione. E’ assodato dunque che Mar Piccolo rientra tra le priorità dell’azione di bonifica e risanamento che sarà portata avanti dalla cabina di regia istituita a seguito dell’Atto di Intesa dello scorso 26 luglio.
Il Commissario, accompagnato dal suo staff tecnico di funzionari del Dicastero dell’Ambiente e della Regione, ha attentamente ascoltato le parole del vice presidente vicario, Aldo MANZULLI e del presidente della categoria, Cosimo D’ANDRIA. Erano inoltre presenti: l’amministratore delegato di Confcommercio, Paolo CASTELLANA; i referenti prov.: UNCI Pesca, Carla Macripò; CLAAI, Riccardo CARACUTA; dell’AGCI Pesca, Emilio PALUMBO; della Lega Pesca, Cosimo BISIGNANO.
Tempi rapidissimi e garanzie di qualità scientifica dell’intervento di bonifica e naturalmente ritorno dei mitilicoltori in Mar Piccolo. Questi, i punti chiave ai quali – hanno ribadito i rappresentanti di categoria - dovrà tendere l’azione di bonifica per garantire il ripristino delle condizioni che negli anni passati hanno consentito alla molluschicoltura tarantina di raggiungere standard di produzione e di qualità di indiscusso e riconosciuto livello.
Manzulli ha inoltre sottolineato come l’interesse dell’Associazione per la azione di bonifica e riqualificazione del Mar Piccolo, ma più in generale del territorio, trovi fondamento nella esigenza di vedere realizzato un progetto di qualità che rappresenti una reale occasione di rilancio per l’economia del territorio, a prescindere dalle imprese coinvolte nelle bonifiche. La Confcommercio -ha ribadito il vice presidente- non ha infatti interessi di business, ma solo una grande attenzione per le azioni che si andranno a compiere.
Il commissario Pini si soffermato a lungo sugli aspetti attinenti la produzione e ha posto una serie di domande utili ad arricchire il quadro delle informazioni in possesso dei tecnici. Illuminanti in tal senso gli elementi forniti dagli addetti del settore D’Andria e Palumbo, anche a propositi dei citri e delle capacità rigenerative delle acque dolci che sgorgano dalle sorgenti. E’ grazie infatti a tali proprietà che in mar Piccolo sono ricomparsi i canestrelli e si sta ricreando una popolazione ittica scomparsa negli ultimi anni.
L’azione di bonifica – ha spiegato il commissario Pini- è ovviamente dipendente dall’accertamento dell’origine delle fonti di inquinamento e dalla loro eliminazione. Operazione che potrebbe richiedere tempi lunghi e che potrebbe interferire con la tempistica di finanziamento dei progetti di bonifica.
Una serie di nodi dunque che contribuirebbero a complicare il quadro. Ad esempio il ruolo che in questa situazione potrebbero aver avuto gli insediamenti militari presenti in mar Piccolo (D.Lgs. 3 Aprile 2006, n. 152. Presa d’atto dell’intervento di Messa in Sicurezza di Emergenza dell’Area ex IP dell’Arsenale Militare sito in Taranto), contesto per ora non preso in considerazione dall’ingegner Pini.
Il commissario che sul tema dell’origine delle fonti ha usato toni di comprensibile cautela (sebbene il Genio militare abbia messo a punto un progetto di bonifica ‘Mise’ che è al vaglio dell’Arpa e della Regione Puglia), ha rinviato ad un prossimo incontro con le rappresentanze della categoria gli aggiornamenti in merito.