martedì 26 novembre 2024
L’assemblea si terrà venerdì alle 10
A fronte della probabile chiusura dei corsi di laurea.jpg)
erogati alla sede di Taranto del Politecnico di Bari (decisione che verrà presa nel Senato Accademico del 27 Febbraio 2013), gli Studenti Democratici e le associazioni universitarie Cinetyk, C.S.J. e Studenti per Taranto convocano un'assemblea pubblica nella sala conferenze, nella suddetta sede, per venerdì 22 febbraio alle ore 10.
erogati alla sede di Taranto del Politecnico di Bari (decisione che verrà presa nel Senato Accademico del 27 Febbraio 2013), gli Studenti Democratici e le associazioni universitarie Cinetyk, C.S.J. e Studenti per Taranto convocano un'assemblea pubblica nella sala conferenze, nella suddetta sede, per venerdì 22 febbraio alle ore 10.«Noi tutti siamo fermamente convinti che sia ingiusto ed insensato, privare il nostro territorio, già vessato da gravi problemi di carattere sociale ed ambientale, dell'accesso e del diritto allo studio, negando di fatto la possibilità di creare figure altamente specializzate che possano contribuire al miglioramento della comunità» è riportato in una nota degli studenti.
«La nostra sede, nata con il solo corso di laurea di Ingegneria per l'Ambiente ed il Territorio ha ospitato per oltre 20 anni, studi di ricerca strategici per la provincia di Taranto, si pensi ai risultati ottenuti nel campo della bonifica ambientale, dati che non possono essere ignorati.
Crediamo che sia scorretto costringere gli studenti a trasferirsi presso altri atenei poiché il trasferimento non avverrebbe senza conseguenze, molti di noi sarebbero costretti ad abbandonare gli studi per motivi economici, poiché le borse di studio e sussidi non sempre sono sufficienti a coprire interamente le spese di uno studente fuori sede.
Non vogliamo rimanere inermi mentre altri decidono il nostro futuro e ci costringono ad una realtà deplorevole che non vogliamo e non possiamo accettare.
Per questi motivi faremo tutto il possibile affinché la sede di Ingegneria di Taranto non chiuda.
L'invito alla partecipazione è aperto a tutti gli esponenti della società civile, del mondo politico e a chiunque abbia a cuore il futuro della nostra università».
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