martedì 24 settembre 2024


27/02/2013 10:40:04 - Provincia di Taranto - Attualità

Lettera aperta delle organizzazioni sindacali di categoria alla Marina Militare

 
«Le scriventi OO.SS. di Taranto esprimono una grande preoccupazione per quanto sta accadendo all’interno dei diversi siti della Marina Militare di Taranto a seguito della forte riduzione dei fondi da destinare “oltre il 30%” all’appalto di pulizia civile che ha comportato nel 2012 l’utilizzo della cigs in deroga a rotazione per 93 lavoratori e lavoratrici e che per il 2013 visto le esigue risorse da parte della Regione Puglia per l’accesso agli ammortizzatori sociali in deroga comporterà il licenziamento collettivo per 36 unità.
La società titolare dell’appalto ha avviato così come previsto dalla legge 223/91 la procedura di licenziamento, che senza sviluppi positivi comporteranno alla fine di marzo i licenziamenti. Taranto e la sua economia, non possono permettersi ulteriori perdite di posti di lavoro.
Pensiamo che la Marina Militare, vista la sua grande storia, tradizione e cultura nel nostro territorio, vista la sua grande estensione nel nostro territorio, vista la sua grande frammentazione tra siti piccoli medi e grandi nel nostro territorio, non possa permettersi di rinunciare al mantenimento del decoro/pulizia di tutte le strutture, non possa permettersi di abbandonare 36 famiglie nella disperazione.
 Nell’incontro per la consultazione sindacale presso l’assessorato al lavoro della Provincia di Taranto alla presenza della Dussmann Service srl e del rappresentante della Direzione di Commissariato M.M. di Taranto abbiamo confermato la nostra ferma opposizione ai licenziamenti chiedendo alla committente di ripristinare il livello di affidamento delle risorse finanziarie alle condizioni iniziali dell’appalto per le motivazioni sopra citate.
Ora siamo a ribadire e CHIEDERE AL COMANDO IN CAPO un proprio intervento atto a scongiurare un ulteriore dramma sociale.
Siamo convinti che la Marina Militare data la sua importanza nella città dei due mari, non rimarrà sorda al nostro grido di allarme».
 
Il Seg. Gen. Filcams-Cgil Aida Brigante
Il Seg. Gen. Fisascat-Cisl Antonio Arcadio
Il Seg. Prov.le. Uiltrasporti-Uil Bruno Bani










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