martedì 26 novembre 2024


05/03/2013 06:52:33 - Provincia di Taranto - Attualità

Convegno del Rotaract Club di Massafra

 
Obesità e sovrappeso sono diventate ormai l’ “epidemia del terzo millenio” per il ritmo con cui si stanno diffondendo in tutto il mondo, in particolare nei paesi occidentalizzati che prediligono stili di vita sedentari.
La portata del problema è così ampia che anche il Rotaract club di Massafra, sensibile alle problematiche attuali, ha voluto dare il suo contributo cercando di diffondere una corretta informazione con l’ausilio di esperti del settore.
E’ in quest’ottica che si deve inquadrare il convegno di sabato 2 marzo svoltosi all’ Appia Palace Hotel dal titolo “Alimentazione e malattie cardiovascolari”.
 
Ha dato il benvenuto, ad un gremito auditorio, il presidente del Rotaract club Massafra, Flavia Pelillo che ha introdotto l’intervento di Paola Cicerone, medico chirurgo specialista in Geriatria e Cardiologia e dirigente medico in Cardiologia all’ospedale di Castellaneta.
 La dott.ssa Cicerone dopo aver illustrato, con l’ausilio di slide, come le errate abitudini alimentari e la sedentarietà nonché fattori genetici siano determinanti sulla salute dell’uomo e sulla qualità della vita,
si è soffermata sulla sindrome metabolica, o anche detta sindrome da insulino -resistenza, sulle varie tipologie di obesità a seconda che il paziente sia donna o uomo e ha posto l’accento sugli interventi terapeutici che poi altro non sono che percorsi di educazione alimentare e di auto-consapevolezza .
La sindrome metabolica, come ci spiega la dott.ssa Cicerone, è una costellazione di fattori di rischio che viene diagnosticata quando ci sono, nello stesso soggetto, almeno 3 di questi parametri : alterato valore della glicemia a digiuno, ipercolesterolemia associata ad un valore basso di HDL (nda ove per HDL si intende il colesterolo “buono”), ipertrigliceridemia, ipertensione e obesità addominale.
Questa, se non tenuta sotto controllo, provoca diabete e obesità spesso collegati e spesso prevenibili se tenuti sotto controllo, e dunque i pazienti con sindrome metabolica devono correggere le loro abitudini alimentari, aumentare l’attività fisica e raggiungere il peso forma ideale, ottenendo così l’ottimizzazione dei valori pressori, della glicemia, del colesterolo e dei trigliceridi nel sangue.
Si è visto recentemente che per ottenere un significativo miglioramento delle alterazioni metaboliche è sufficiente una riduzione del peso pari al 10 % del peso iniziale ma quando tutto questo non basta è necessario ricorrere a terapie farmacologiche specifiche.
Non solo, risulta anche indispensabile una sana alimentazione ricca di verdura, frutta di stagione, carni magre e pesce, ricco di omega 3, bandendo fritture, bibite zuccherate e sale per gli ipertesi; insomma è necessario guardare in faccia il problema del sovrappeso, “masticarlo” accuratamente per poi “digerirlo” una volta per tutte.
 
Con Feurbach, pensatore tedesco, la filosofia arriva in tavola con la sua celeberrima “l’uomo è ciò che mangia”. Insomma se questa coincidenza tra essere e mangiare potrà sembrare un po’ eccessiva, è innegabile il fatto che, se siamo, è perché mangiamo e che esiste un'unità inscindibile fra psiche e corpo, per cui per pensare meglio dobbiamo mangiar sano.
Dunque è bene imparare, sin in tenera età, cosa mettere in tavola per salvaguardare salute e forma fisica.
 
Tiziana Laterza










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