venerdì 20 settembre 2024
Dall’11 marzo la parola alla difesa
Dopo trenta ore di requisitoria e quattro udienze, il Pm.jpg)
Mariano Buccolieri ha chiesto alla Corte di assise del Tribunale di Taranto il massimo della pena per Sabrina Misseri e Cosima Serrano: l’ergastolo accusate per sequestro di persona, concorso in omicidio e in soppressione di cadavere.
Mariano Buccolieri ha chiesto alla Corte di assise del Tribunale di Taranto il massimo della pena per Sabrina Misseri e Cosima Serrano: l’ergastolo accusate per sequestro di persona, concorso in omicidio e in soppressione di cadavere.Nove gli anni chiesti per l’occultamento di cadavere per Michele Misseri, otto anni per Carmine Misseri, otto anni per Cosimo Cosma, fratello e nipote del contadino di Avetrana, accusati si soppressione di cadavere.
Non sono mancate le richieste per la raffica di testimoni accusati a vario titolo di favoreggiamento e falsa testimonianza. Nell’ordine: l’avvocato Vito Russo Junior accusato di intralcio alla giustizia e favoreggiamento personale per il quale sono stati chiesti tre anni e sei mesi, e per i parenti e conoscenti del fioraio di Avetrana, che dichiarò di aver assistito al rapimento di Sarah da parte della zia Cosima impegnata a farla salire in macchina pochi minuti prima del delitto.
Si tratta di Antonio Colazzo, Giuseppe Nigro, Cosima Prudenzano, accusati di favoreggiamento personale. Il Pm ha chiesto per loro tre anni di reclusione.
Di falsa testimonianza sono stati accusati anche i due ragazzi coinvolti nel delitto: Ivano Russo, movente del delitto e Alessio Pisello, amico del cuore di Sabrina.
Il processo è stato aggiornato all’11 marzo, quando prenderanno la parola i legali di parte civile.
Diverse le reazioni degli interessati: impassibile lo zio Michele, increduli il nipote ed il fratello, piange Sabrina, resta di sasso la madre Cosima Serrano.
“Per chi uccide l’ergastolo è la pena più giusta” ha dichiarato la mamma di Sarah non appena si sono condensate le richieste dell’accusa, mentre gli avvocati di parte si sono detti increduli per la condanna riservata a degli innocenti che rischiano di passare la vita in carcere. Sullo sfondo le minacce di Michele Misseri che è pronto a togliersi la vita se la corte confermerà le richieste dei PM.
Mimmo Palummieri
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