venerdì 20 settembre 2024


12/03/2013 10:35:54 - Avetrana - Attualità

Secondo il legale del Comune di Avetrana Michele ha adempiuto a un «dovere criminale proveniente da una regia assassina»

 
Il processo per l’omicidio di Sarah Scazzi è ripreso ieri con le arringhe degli avvocati di parte civile. Il primo legale a prendere la parola è stato l’avv. Pasquale Corleto per conto del Comune di Avetrana, che ha parlato dell’attenzione mediatica riservata al processo e si è soffermato sul lavoro degli investigatori definendolo «eccezionale». «Non dobbiamo cercare all’esterno – ha aggiunto – la verità. È una realtà circoscritta,
 
«MICHELE E' UN UOMO BUONO» - «Michele Misseri è un grosso personaggio della storia giudiziaria. Ha lavorato in Germania, ha guadagnato il pane per la sua famiglia, è un uomo buono che ha sempre vissuto a contatto con la natura». Lo ha detto l’avv. Pasquale Corleto, patrono di parte civile che rappresenta il comune di Avetrana, nel corso della sua arringa difensiva nell’ambito del processo per l’omicidio di Sarah Scazzi.
«Michele – ha aggiunto – si è trovato nel labirinto di Minosse, tra il peso di uno scrupolo enorme e l’amore per la prediletta Sabrina. È un uomo che si aggira nel labirinto e non ce la fa più. La verità l’ha detta nell’incidente probatorio. Alla fine ha prevalso lo scrupolo».
L’avv. Corleto ha poi detto che Avetrana è stata «colpita nel cuore in una giornata d’agosto, alla controra, quando è accaduto un fatto che è di una atipicità unica». Per il legale Sabrina ha ucciso e poi ha chiamato il padre: «Papà, papà, guarda che è successo». E Michele, «che non avrebbe saputo schiacciare una mosca, dice: ci penso io. Ma se avesse pensato in maniera totale oggi non saremmo qui».
 
Michele Misseri, ha precisato Corleto, «vuole bene a Sarah e non abbandona Sarah dall’inferno del pozzo dove lui stesso la depone».
Secondo il legale del Comune di Avetrana Michele ha adempiuto a un «dovere criminale proveniente da una regia assassina. Sabrina, invece, non solo uccide ma rileva una criminalità tendenziale. Uccide e dopo un secondo inizia la criminale attività di depistaggio. Un depistaggio che fa paura. E' stata pervicace regista del branco della prova distorta che ha impedito l’attività dell’amministrazione della giustizia». Corleto ha ricordato le fiaccolate organizzate da Sabrina quando ancora non si sapeva che Sarah era stata uccisa. «L'assassina - sottolinea il legale – diventa la regista dalla intelligenza diabolica che si inserisce nel mondo dei media e trionfa». Anche Ivano Russo viene definito dal legale «un gigante dei depistaggi».
 
LEGALE FAMIGLIA SCAZZI: CONCETTA NON VUOLE VENDETTA - «Questa donna vi ha consegnato il suo dolore. Lei vuole una giustizia giusta, proporzionata a quello che è accaduto. Il nostro ordinamento lo prevede». Lo ha sottolineato l’avv. Nicodemo Gentile, uno dei difensori della famiglia di Sarah Scazzi, che ha iniziato la sua arringa difensiva al cospetto della Corte d’Assise di Taranto, parlando di Concetta Serrano, la mamma della quindicenne uccisa ad Avetrana, una mamma – ha detto il legale – che non vuole vendetta, ma giustizia. «Sarah – ha detto Gentile – è stata umiliata, maltrattata e il pm Mariano Buccoliero l’ha presa sulle sue spalle, è riuscito a stare sempre un passo indietro, fuori dal clamore».
 
Gentile ha ringraziato il pm Buccoliero, rappresentante dell’accusa insieme al procuratore aggiunto Pietro Argentino (definito dal legale «il secondo papà di Sarah“), facendo presente che il magistrato «si è fatto carico di un sentimento collettivo e l’abbiamo visto anche in difficoltà emotiva».
 
«SARAH DOVEVA ESSERE 'SQUAGLIATA'» - Questo è il «processo di un massacro, il peggiore dei massacri, gestito con metodo mafioso perchè le condotte successive post delictum sono da 416 bis. Sarah non è stata solo massacrata, doveva essere 'squagliatà, doveva sparire. Non è stata solo uccisa, non doveva esistere, doveva diventare uno di quei volti che fanno parte dell’esercito degli scomparsi». Lo ha detto l’avv. Nicodemo Gentile, uno dei difensori della famiglia di Sarah Scazzi, nella sua arringa davanti alla Corte d’Assise di Taranto.
 
Secondo il difensore di parte civile «questa è anche la storia di un omicidio domestico. Sarah è stata dipinta come la terza figlia dei Misseri e la seconda sorella di Sabrina, ma non è vero. Sarah è stata massacrata in casa, nel posto dove si sentiva più sicura, dove Concetta la mandava perchè si fidava».
 
Gentile non ha risparmiato critiche nei confronti di Michele Misseri, definito «il becchino di Avetrana che ha abbandonato Sarah come un qualsiasi rifiuto» e ha detto ancora che questo è «il processo dell’umiliazione gratuita. Concetta è stata umiliata quando addirittura si voleva additare al suo comportamento la causa della morte di Sarah perchè la faceva uscire troppo e la mandava a casa della zia. Concetta non ha avuto la possibilità di dare nemmeno l’ultimo bacio alla figlia».










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