martedì 26 novembre 2024


17/07/2009 06:44:27 - Provincia di Taranto - Attualità

I quattro spacciavano droga nella città vecchia di Taranto

 
Alle prime ore del mattino di ieri, i Carabinieri dalla Stazione di Marina di Ginosa, con il supporto di militari delle Compagnie di Castellaneta e Taranto, hanno eseguito 4 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettanti soggetti ritenuti a vario titolo responsabili di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, estorsione e acquisto, detenzione e porto illegale di armi in concorso. BALZO Vincenzo del 1980 (il primo nelle foto) ed i fratelli CASTIGLIONE Gaetano del 1981 (il secondo nelle foto) e CASTIGLIONE Giacomo del 1982 (il terzo nelle foto) sono stati associati al carcere di Tarant,o mentre la moglie di quest’ultimo, SIMONETTI Alessandra del 1983 (la quarta nelle foto), è stata sottoposta al regime degli arresti domiciliari.
Le indagini sono partite nel dicembre 2008 ed hanno permesso di accertare che i fratelli Castiglione e la moglie di uno di loro gestivano un ampio giro di spaccio di sostanze stupefacenti, prevalentemente cocaina, nel centro storico di Taranto. La banda, a gestione familiare, era in grado di rifornire numerosissimi acquirenti provenienti da tutta la provincia ed in particolare da Marina di Ginosa. Lo spaccio avveniva solitamente al pian terreno di una abitazione situata nei vicoli alle spalle della sede del Comune di Taranto: bastava citofonare ed avere i soldi pronti, uno dei due fratelli apriva e consegnava lo stupefacente. In alcuni casi, quando al pian terreno non rispondeva nessuno, si poteva suonare al primo piano e di là, da una finestra, veniva calato un cestino nel quale mettere i soldi e col quale poi veniva passata la droga. Qualora ci si dovesse invece rifornire di eroina, occorreva recarsi presso il rione Tamburi, ove viveva il Balzo Vincenzo, che gestiva la vendita al dettaglio di tale tipo di droga.
Le indagini hanno permesso poi di accertare un caso particolare in cui è rimasto coinvolto un tossicodipendente di Marina di Ginosa che si riforniva dai fratelli Castiglione. Il soggetto in questione, una ex guardia giurata, aveva accumulato un forte debito con i due spacciatori, per l’estinzione del quale due malviventi prima lo hanno pesantemente minacciato e poi, sotto ricatto, lo hanno costretto a sfruttare la sua qualifica di guardia giurata per farsi acquistare e consegnare due pistole e relative munizioni presso un’armeria di Taranto.
Le indagini sono state condotte dai Carabinieri della Stazione di Marina di Ginosa coordinati dal PM dott.ssa Perrone.











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