martedì 26 novembre 2024


19/03/2013 06:59:50 - Provincia di Taranto - Attualità

E’ successo nel quartiere Tamburi. E’ stata la mamma a trovare il figlio senza vita

 
Si è chiuso in bagno, pare dopo l'ennesima lite con uno dei suoi quattro fratelli, ha afferrato la cinta di un accappatoio e l'ha legata ad un portasciugamani da parete. Poi ha tirato con tutta la forza che aveva a disposizione, fino a perdere il respiro. A togliersi la vita in un appartamento popolare al rione Tamburi di Taranto è stato un ragazzo di 12 anni originario di Palagiano, a 20 chilometri dal capoluogo. Una vita breve, la sua, ma segnata, evidentemente in modo forte, dai disagi e dalla precarietà. Frequentava la scuola media De Carolis. La madre, preoccupata perchè non lo vedeva uscire dal bagno e non avendo risposta, ha infranto il vetro della porta e lo ha trovato riverso per terra.
 
Inutile è risultata la successiva corsa verso l'ospedale per salvarlo. I medici hanno tentato di rianimarlo, ma il dodicenne non ha più ripreso conoscenza. Aveva gli occhi sbarrati e sul collo erano visibili i segni lasciati dalla cintura che aveva utilizzato come cappio. Nell' abitazione c'erano la mamma, casalinga, e i cinque figli. Non c'era, invece, il padre, operaio di una ditta dell'indotto Ilva, che lavora saltuariamente. Sul posto sono intervenuti gli agenti della Squadra Mobile di Taranto, guidati dal dirigente Roberto Pititto, che stanno cercando di chiarire i motivi che hanno spinto il ragazzino al suicidio. La Scientifica ha ispezionato il bagno e il soggiorno dell'appartamento per cercare eventuali tracce utili alle indagini. Il pubblico ministero di turno, Lanfranco Marazia, ha deciso di disporre l'autopsia, che sarà eseguita domani pomeriggio dal medico legale Marcello Chironi.










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