martedì 26 novembre 2024


19/03/2013 21:14:48 - Provincia di Taranto - Attualità

Appuntamento alle 13.30 sotto la direzione Ilva e poi alle ore 17 al quartiere Tamburi

 
«Sfida a padron Riva innanzitutto, portando sotto la direzione Ilva, non tanto e non solo la rabbia e la protesta. In questi mesi operai Ilva e cittadini di taranto hanno provato a portarla in fabbrica e sopratutto a livello cittadino con manifestazioni partecipate, e non tanto per lanciare contro padron Riva parole d'ordini mai realmente verificate con gli operai e le masse popolari, nè tanto meno fondate su rapporti di forza ancora non praticabili; quanto per portare la voce di una battaglia nazionale, che viene da una campagna fatta di incontri ed assemblee in diverse città italiane e che si materializza nella presenza di rappresentanti provenienti  da Torino, Milano, Bergamo, Marghera, Ravenna, Roma, Napoli, Sicilia per dire che l’Ilva è una grande questione nazionale in materia di lavoro, salute e sicurezza, che operai in lotta e masse popolari tarantine non vanno lasciate soli, che questa battaglia si deve vincere unendo alla
mobilitazione operaia e popolare in fabbrica e città, una vera mobilitazione nazionale, che finora è mancata, per il ruolo debole del sindacalismo confederale, perche tutti i partiti parlamentari sono dalla parte del  governo che fiancheggia padron Riva e altre forze politiche usano l’Ilva quasi solo fiore all’occhiello e come campagna elettorale,
La Rete con la sua iniziativa lancia un appello e una indicazione a tutti per costruire una vera manifestazione nazionale a Taranto dando l’esempio e cominciando a praticarla, accumulando forze nazionali che vogliono arrivarci.
Sfida a Governo e Stato dei padroni, perchè la Rete si batte per la salute e la sicurezza, sapendo bene che questi governi, questo stato possono solo peggiorarle le cose e non certo dare risposte agli operai e ai cittadini di Taranto, come in tutte le fabbriche dove si muore e nelle città inquinate e devastate in materia di ambiente e salute; per cui bisogna unirsi per lottare contro questi governi e questo stato, questo sistema del capitale, lavorare per una rivoluzione politica e sociale che metta le condizioni di lavoro, la vita, la salute operaia e popolare al primo posto e non la produzione per il profitto – all’Ilva, come in tutte le fabbriche della morte e i siti inquinanti.
Sfida anche a tutti coloro nel campo del movimento a livello nazionale che parlano, riempiono internet di documenti e chiacchiericcio, ma non conoscono nè l’Ilva e nè i Tamburi, si schierano con questo o quest’altro, senza mai confrontarsi con operai e masse popolari.
Sfida alle forze locali, che in questi mesi si sono mobilitate ma spesso su parole d’ordini e pratiche che mettono in contrapposizione operai e masse popolari, quando invece serve unità nella lotta e organizzazione in fabbrica e nei quartieri per dare
sostanza, continuità e risultati a questa battaglia di lunga durata.
Serve la denuncia ma anche obiettivi di lotta praticabili un percorso di rivolta operaia e popolare per cambiare realmente le cose.
Quella della Rete è la sfida per dare un contributo di qualità alla mobilitazione che possa cambiare la qualità e quantità della lotta e dell'organizzazione. La iniziativa nazionale - al di là della sua riuscita numerica - è una forzatura rappresentativa necessaria rispetto all'andamento spontaneo di una lotta e di una mobilitazione, che così com'è non è grado di conseguire risultati per operai e masse popolari all’Ilva e a Taranto, nè di far diventare l’ILVA e Taranto una sfida e opportunità per tutto il movimento a livello nazionale».
 
Rete nazionale per sicurezza e salute sui posti di lavoro e sul territorio










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