Gli scout protagonisti della mostra estemporanea di pittura
Anche il Gruppo Scout Sava 1 protagonista di una delle tradizioni più antiche della nostra terra: le “mattre” di San Giuseppe.
«Nel nostro paese l’allestimento delle “madie” è molto curato: vengono adornate di fiori e apparecchiate con le tovaglie più belle» è riportato in una nota del Gruppo Scout. «Le “madie” vengono preparate ed offerte non più solo ai poveri ma anche a cittadini e curiosi in segno di devozione a San Giuseppe, per riceverne la sua protezione. Solitamente, nella mattinata del 19, il sacerdote, dopo aver celebrato la Santa Messa, fa visita alle “tavole” e le benedice prima che possano essere offerte e consumate. L’elemento più importante e caratterizzante legato a questa festa popolare resta comunque il pane e così, di anno in anno, si rinnova la tradizionale benedizione e distribuzione del pane di San Giuseppe a tutti i fedeli e cittadini che al passaggio delle madie tendono le mani».
In questa tradizione una parte importante la svolgono anche gli scout.
«Il Gruppo Scout Sava1, con la presenza del Branco e del Reparto Stella Polare, ha allestito la “madia” in via Roma e, come ormai consuetudine radicata, adiacente alla “tavola” dei viveri, era presente la mostra estemporanea su San Giuseppe; i piccoli artisti in erba del Branco Zanna Bianca si sono dilettati, seguendo le sagge istruzioni del loro capo Bagheera (la prof.essa Delia Longo), nell’arte del dipinto e del disegno, realizzando dei piccoli capolavori. I giovani esploratori della Stella Polare hanno aiutato anche nella consegna del pane e nel confezionamento dei cesti ricolmi di viveri che, a cura dell’Alta Squadriglia (Domiziano, Antony, Francesca, Laura, Davide, Guido, Giulia, Beatrice e Chiara “sempre pronti a servire”), saranno, con l’aiuto di don Giuseppe, distribuiti presso le case dei nostri poveri di quartiere.
Il gioco, quindi, a servizio del prossimo. Tutto col gioco ma niente per gioco: è così che i nostri giovani esploratori crescono, con la consapevolezza che aiutare il prossimo è un istinto naturale».