martedì 24 settembre 2024


23/03/2013 09:50:28 - Provincia di Taranto - Attualità

I dubbi sulla strana classica del contest

 
«I nostri cari sindacati (CGIL CISL UIL), tramite il contest per giovani band 1Mfestival.com, che si sono inventati quest’anno per il grande concerto del Primo Maggio in piazza San Giovanni a Roma, hanno illuso, da circa un mese a questa parte, la bellezza di quasi 700 gruppi musicali e artisti.
In breve: il contest prevedeva la libera iscrizione di band all’interno di un sito, l’1Mfestival.com; questi artisti, in seguito, sarebbero stati sottoposti alla votazione popolare on-line di chiunque volesse sostenerli (inizialmente dall’1 al 10 marzo 2013, poi spostata dal 4 al 14 marzo, poi prorogata in fine al 15 marzo, per chissà quali motivi); a chiusura di questa, una votazione da parte di una “giuria di qualità” avrebbe dato, si può ora ben dire, “il colpo di grazia” o meglio “di casta!”.
Alla fine di questa competizione, ci sarebbe dovuta essere la pubblicazione corretta, matematica e chiara, della classifica generale, con a capo i 48 gruppi musicali vincitori, che sarebbero poi passati alla fase “We Live” di Lecce e Milano. Puntualmente questo non è avvenuto, è avvenuto bensì qualcosa di più grave; ma andiamo per gradi!
Premettendo il fatto che nessuna regolamentazione dei voti on-line è stata comunicata e pubblicata, l’organizzazione ha provveduto, in seguito, a ripulire tutti quei voti ritenuti “spam”, falsi o tecnologicamente “emulati”; addizionare poi il voto della giuria e presentare in fine la lista dei 48 “meritevoli”.
Ebbene, tra questi 48, gente con appena un voto sale sul palco in barba a coloro che hanno sbattuto e si sono sacrificati per raggiungere, anche e solamente, i 1000 voti; in barba a chi, attuando ogni genere d’iniziativa e di sensibilizzazione, ha tentato di far conoscere ad amici, parenti e concittadini questa possibilità che gli veniva offerta. Offendendo in fine i partecipanti con la noncuranza del lavoro e delle intenzioni messe. Imperterrita, infatti, l’organizzazione ha preferito rispondere agli iscritti con sciocchezze invece che con la pubblicazione della reale classifica.
Certamente, i giochi sono fatti! Lo si intuisce da mille dettagli, da mille modi di fare e agire e soprattutto dal fatto che siamo in Italia! Fortunatamente però la gente non è stupida, i partecipanti se li sono fatti i conti. Saranno sbagliati? Può darsi! Ma visto che l’organizzazione non pubblica la reale classifica per azzittire una volta per tutte le centinaia di persone che hanno chiesto spiegazioni, mediamente la magagna è palese.
Bisogna dire però che, dietro la pagina Facebook dell’organizzazione, c’è chi è attento: c’è chi continua a cancellare commenti, a dare patetiche risposte, ad offendere tutto il resto dei partecipanti accusandoli di “offendere i vincitori” quando ad offendere è proprio l’1Mfestival con la mancanza di chiarezza e di rispetto e c’è in fine chi difende la casta.
Naturalmente, chi ha vinto “ciuccia e zitto”.
Ad ogni modo, i giochi, “i loro giochi”, sono fatti! Migliaia di persone restano illuse e offese, pronti a rendere le scuse a tutta l’organizzazione se solo questa si mostrasse trasparente».
 
Valerio Manisi










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