martedì 26 novembre 2024


26/03/2013 18:40:00 - Provincia di Taranto - Attualità

«Ero contrario a rimandarli in India non posso più stare in questo governo»

 
«Mi dimetto in disaccordo con la decisione di rimandare i marò in India. Le riserve da me espresse non hanno prodotto alcun effetto e la decisione è stata un'altra»: lo ha annunciato il ministro degli Esteri, Giulio Terzi, alla Camera dei deputati.
Molti deputati hanno chiesto che il premier Monti, vista la gravità del caso, intervenisse in aula.
Il presidente della Camera, Laura Boldrini, ha detto: «Chiederò al presidente Monti di riferire sulle dimissioni del Ministro Terzi il prima possibile».
Dimissioni Terzi breaking new su WSJ. Pochi minuti dopo il flash sulle dimissioni di Terzi la notizia è diventata “breaking new” sul sito del Wall Street Journal che da settimane segue la vicenda con grande attenzione.
«Sul rientro dei marò in India la mia voce è rimasta inascoltata» ha detto Terzi alla Camera, dicendosi contrario al rientro dei due soldati in India. «Mi dimetto - ha detto Terzi - perché per 40 anni ho ritenuto e ritengo oggi in maniera ancora più forte che vada salvaguardata l'onorabilità del Paese, delle forze armate e della diplomazia italiana. Mi dimetto perché solidale con i nostri due marò e con le loro famiglie. Ho aspettato di farlo qui in Parlamento per esprimere pubblicamente questa mia posizione: non posso più far parte di questo governo. E’ risibile e strumentale sostenere che la Farnesina ha agito per fatti suoi sul caso dei due marò - ha detto Terzi - Io ho dato informazioni a tutte le autorità di governo sugli aspetti critici del negoziato con l’India. La decisione indiana di sospendere l’immunità del nostro ambasciatore è stata interpretata come un atto di ritorsione che ha indebolito la legittimità del governo indiano.
Tutte le istituzioni erano informate e d’accordo sulla decisione di trattenere in Italia i marò. La linea del governo è stata approvata da tutti l’8 marzo.
La decisione di far restare in Italia i due marò aveva solido fondamento giuridico e politico. Sulla decisione indiana di togliere l’immunità all’ambasciatore italiano a New Delhi, Mancini, si è sollevato un coro di voci allarmate da parte della comunità internazionale.
Saluto con un sentimento di profonda partecipazione e ammirazione i marò Latorre e Girone - ha concluso Terzi - Ancora ieri le loro parole hanno dato uno straordinario esempio di attaccamento alla patria.










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