domenica 24 novembre 2024
Da domani, tre giornate in cui “la parola d’ordine sarà unione: di intenti, di ideali, di diversità, di mani, di sapori, di suoni e immagini”
Convivialità, multiculturalità e festa: sono gli ingredienti
della Pasqua laica, di primavera e di rinascita dell’Arci Calypso di Sava, che, a partire da domani (giovedì), propone i “I giardini di Calypso”, tre giornate in cui “la parola d’ordine sarà unione: di intenti, di ideali, di diversità, di mani, di sapori, di suoni e immagini”.
della Pasqua laica, di primavera e di rinascita dell’Arci Calypso di Sava, che, a partire da domani (giovedì), propone i “I giardini di Calypso”, tre giornate in cui “la parola d’ordine sarà unione: di intenti, di ideali, di diversità, di mani, di sapori, di suoni e immagini”. Arci Calypso “aprirà lo sguardo su una realtà diversa dalla nostra, immergendosi in situazioni quasi surreali, (im)portando nel piccolo cortile savese vari pezzi di mondo: dall’Africa del Nord a quella subsahariana, sino a toccare Berlino e il suo underground, ma senza mai staccarci dalla nostra amata Puglia”.
Si parte domani sera, alle 17, presso il Laboratorio Urbano Mediterraneo di via Macello con un mercatino del piccolo artigianato e delle autoproduzioni; un laboratorio interculturale per bambini; l’incontro/confronto con Arci Calypso, Martina Leo e Francesco Tassara e la comunità senegalese “Book Yakaarâ”. Sarà poi inaugurata la mostra fotografica: “Dopolavoro/Nero” a cura della fotoreporter Martina Leo e la mostra fotografica “Le città invisibili” di Valerio Saracino. La serata terminerà con un laboratorio di cucina e cena etnica offerta dalla comunità senegalese “Book Yakaarà” e con la Jam Sassion Afro.
Venerdì, alle 20, la serata sarà aperta con un “apericena”. Seguirà la proiezione del film: “Una storia d’amore: la piazza” di Francesco Tassara e con un concerto di musiche dal mondo.
Infine sabato, alle 22, è prevista la festa finale al Laboratorio Urbano Mediterraneo con il dj-set di Populous. Con questo pseudonimo si nasconde il dj e producer salentino
Andrea Mangia. A metà strada fra hip-hop, elettronica e reminescenze beat-jazz, nel
giro di qualche anno, e poco più che ventenne, si è guadagnato una fama a livello
internazionale. Lo conferma il contratto con la prestigiosa etichetta berlinese Morr,
sotto la quale, nel 2002, fa il suo esordio discografico con l’album “Quipo”.
Solo per quest’ultima giornata è previsto un ticket di 3 euro per i soci e di 4 euro per i non soci.
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