L’intervento di Antonio Arcadio della Fisascat Cisl
“Non ha registrato effetti positivi l’incontro odierno presso la Direzione territoriale del lavoro ma noi non ci arrendiamo affatto e continueremo a rivendicare con forza il diritto di 9 tra lavoratori e lavoratrici, già addetti alle pulizie del Museo Archeologico nazionale di Taranto, di non rimanere da un giorno all’altro disoccupati, in molti casi dopo 10, o 15, o 25 anni di anzianità, a causa di un appalto aggiudicato ad una nuova Ditta che ha deciso inopinatamente di liberarsi di loro. E faremo appello al Prefetto, perché scongiuri questa ennesima tegola che si abbatte sui lavoratori tarantini e sulle loro famiglie”.
Antonio Arcadio, Segretario generale della Fisascat Cisl di Taranto Brindisi fa il punto sull’ennesima vertenza di lavoro che vede opposti 9 ex dipendenti della Coserpul di Talsano alla subentrante Azienda Grieco Donato di Leporano, vincitrice di un appalto indetto dalla Soprintendenza ai Beni Culturali.
“La stessa Soprintendenza” incalza Arcadio “ha sempre dichiarato di aver previsto la clausola sociale nel nuovo capitolato, funzionale alla salvaguardia dei posti di lavoro già in atto, mentre oggi abbiamo appreso che la Grieco Donato si qualifica come ditta individuale, aderente al contratto Artigiani, per cui non si sente vincolata a quanto disposto dall’art. 4 del Contratto collettivo nazionale di lavoro del comparto Pulizie e Multiservizi che obbliga, di fatto, alla riassunzione dei lavoratori impegnati nell’appalto precedente.”
Insomma, la rigidità dell’Azienda subentrante e “l’arrendevolezza della Sovrintendenza” sembra non lascino scampo ai lavoratori coinvolti.
“Avevamo, pure, rivolto il nostro appello a tutte le Parti in causa, affinché fosse salvaguardata la dignità di queste persone” ha sottolineato Antonio Arcadio “ma sembra che ciò non sia stato recepito, nonostante i nostri sforzi ed il ruolo positivo del Dott. Roberto Solito, della Direzione del Lavoro, il quale insieme con noi ha rilevato, quasi non bastassero gli argomenti addotti, che il nuovo appalto comporta servizi e frequenze di prestazioni superiori del 40% rispetto al precedente.”
Dal prossimo martedì 2 aprile è già programmato un sit in all’ingresso del Museo nazionale sito in Via Cavour, a Taranto, “per contestare l'operato della Committente che non ha voluto di fatto neanche stamani tutelare i lavoratori, né lo ha fatto in precedenza” avendo “indetto una gara senza prevedere il rispetto del Ccnl delle Imprese di Pulizie e Multiservizi” e facendo passare la logica del “totale risparmio a scapito di tutto e tutti” ha concluso Arcadio “al contempo chiederemo di incontrare con urgenza il Prefetto, perché sia scongiurato grazie alla sua autorevole mediazione questo ennesimo paradosso che rischia di contravvenire anche al comune buon senso.”