Secondo la Cassazione “il disastro ambientale è riconducibile ai Riva”
In particolare, la Suprema Corte nelle motivazioni contenute nella sentenza 15667, sottolinea come il Riesame di Taranto, il 7 agosto 2012, abbia evidenziato, “la pervicacia e la spregiudicatezza dimostrata da Emilio Riva e dal Capogrosso, ma anche da Nicola Riva, succeduto alla presidenza del Consiglio di amministrazione in continuità con il padre, che hanno dato prova, nei rispettivi ruoli, di perseverare nelle condotte delittuose, nonostante la consapevolezza della gravissima offensività per la comunità e per i lavoratori delle condotte stesse e delle loro conseguenze penali e ad onta del susseguirsi di pronunce amministrative e giudiziarie che avevano già evidenziato il grave problema ambientale creato dalle immissioni dell’industria”.