martedì 24 settembre 2024


08/04/2013 09:22:12 - Provincia di Taranto - Attualità

Uno pneumologo: «Non c’è giorno in cui non faccio una diagnosi di tumore»

 
Un grande serpentone, con i medici in prima fila, ma anche le mamme. Poco prima delle 13 s’è fermato nel centro di Taranto che si era riempito per tutta la mattinata (oltre cinquemila persone) per il corteo organizzato dalle associazioni ambientaliste. Con in testa i medici in camice bianco, (ma anche numerosi anziani e disabili) a testimoniare il dramma dei tanti tarantini che hanno perso la vita a causa dell'inquinamento; loro che ogni giorno “lottano contro il cancro e le gravi patologie generate dall'inquinamento”. Associazioni, cittadini comuni, numerosi medici appunto e qualche rappresentante istituzionale (c'è il deputato del movimento Cinque Stelle, Alessandro Furnari) si sono prima concentrati dinanzi all'Arsenale da dove il corteo si è srotolato su via Di Palma.
 
Il primo striscione diceva tutto: “Taranto, miniera di diamanti ricoperta da monnezza”.  Anche le mamme si sono fatte sentire: “Corte costituzionale, ricordati di me”, diceva uno striscione issato da una donna con una freccia che indica il figlio nel passeggino. Secondo Fabio Matacchiera, presidente della fondazione antidiossina, “Taranto scende in piazza per rcelamare il diritto alla salute e perchè proprio la salute vale molto di più dell'acciaio”.
C'era anche un'immagine di papa Francesco. “Taranto era bella, ora santa perchè martire e povera. Vieni Francesco”: questa la frase scritta su un cartello portato a mano da una manifestante. Nel corteo è comparso anche uno striscione di “Amici di Mauro Zaratta”, il padre di Lorenzo, un bimbo che ora ha 3 anni e vive in Toscana e che sin dalla nascita ha contratto una grave forma tumorale tanto da aver perso già quasi completamente la vista. Nel corteo c'è stato chi ha portato anche un enorme crocifisso a simboleggiare il “martirio” che la città di Taranto subisce da anni a causa dell'inquinamento proveniente dal siderurgico.
“La situazione è drammatica. Non c'è giorno in cui non faccio una diagnosi di tumore”. Lo ha detto Gennaro Viesti, primario pneumologo della casa di cura Villa Verde di Taranto, uno dei medici che partecipa alla manifestazione.










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