martedì 24 settembre 2024


09/04/2013 08:14:39 - Provincia di Taranto - Attualità

I pediatri: «Concentrazione allarmante, soprattutto perché potrebbe essere dovuta a una contaminazione recente»

 
Il giorno dopo la marcia dei medici di Taranto, con i camici bianchi a dichiarare che ogni giorno sono costretti a una diagnosi di tumore, un nuovo spettro si abbatte sulla città tormentata dai veleni. E' stata rilevata la presenza di piombo nel sangue di alcuni bambini che vivono nei pressi dell'area industriale, nell’ex borgata Statte. Su nove bambini tra i tre e i sei anni è stata riscontrata una concentrazione di piombo preoccupante, soprattutto perché potrebbe trattarsi di una contaminazione avvenuta in tempi recenti, addirittura nelle scorse settimane. Ciò dimostrerebbe che l’esposizione a fonti inquinanti è tuttora in corso.
I risultati delle analisi sono stati resi noti dal presidente del Fondo Antidiossina onlus, Fabio Matacchiera e dal presidente di Peacelink Taranto, Alessandro Marescotti, che hanno commissionato gli esami e hanno scritto al garante per l'applicazione dell'Aia dell'Ilva, Vitaliano Esposito, per conoscere i dati delle emissioni di piombo misurate dalle autorità di controllo competenti". "Pur trattandosi di un campione non significativo della popolazione generale e di numerosità ridotta - sottolineano i pediatri Annamaria Moschetti e Piero Minardi - e pur non potendosi pertanto generalizzare i dati alla intera popolazione infantile di Statte e di Taranto, tali valori non possono che destare preoccupazione per la possibile esposizione di questi bambini a fonti di piombo presenti in ambiente". Il riferimento è alla presenza riscontrata nel sangue dei bambini di una concentrazione di piombemia tra 22 e i 36 microgrammi/dl.
 
"E' la prima volta - ricordano i pediatri - che viene effettuato un simile controllo sul sangue dei bambini residenti vicino all'area industriale di Taranto. Poiché la piombemia - spiegano - è un affidabile indicatore di esposizione e potrebbe indicare una esposizione recente (settimane precedenti), come affermato dalla Organizzazione mondiale della sanità, si sottolinea che i bambini potrebbero essere esposti attualmente a una sorgente agente nel territorio".
 
 
"A fronte del fatto che non esistono valori sicuri di piombemia per l'infanzia e che qualunque livello è associato a possibili esiti neuropsichici, non si può non osservare- concludono - come tali valori siano di livello tale da destare preoccupazione ed a richiedere interventi urgenti a tutela della salute infantile ed uno screening sulla popolazione generale infantile".










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