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10/04/2013 07:31:49 - Provincia di Taranto - Attualità

«Aia non incide su processo»

 
La Corte Costituzionale salva la legge salva-Ilva. Giudicando in parte inammissibili, in parte non fondati i dubbi di legittimità costituzionale sollevati da Gip e Tribunale di Taranto, la Consulta conferma che l'impianto del decreto messo a punto dal governo e convertito in legge a fine 2012, è aderente alla costituzione e respinge nella sostanza le tesi dei magistrati - secondo cui ben 17 articoli della Carta erano stati violati - dando ragione al governo. «Le sentenze della Corte si rispettano e non si commentano», afferma il procuratore di Taranto, Franco Sebastio.
«La decisione impegna tutti a proseguire con rigore e rapidità nel risanamento ambientale», commenta il ministro dell'Ambiente Corrado Clini, mentre Bonelli dei Verdi si dice «addolorato e angosciato per il futuro dei cittadini di Taranto».
«Basta scontri tra poteri dello Stato, rilanciare l'Ilva senza esitazioni» è l'appello della Cisl. Il Gruppo Riva, che ora in forza della decisione della Corte dovrebbe vedere dissequestrate tonnellate di acciaio e riprendere a pieno ritmo la produzione, prenderà posizione domani mattina, quando è attesa una conferenza stampa. Secondo i giudici costituzionali quella legge - che ha definito l'Ilva priorità strategica nazionale, le ha consentito di continuare a produrre e a vendere nonostante i sequestri dell'autorità giudiziaria - non è incostituzionale.










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